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- Scuole paritarie, da Zaia meno di un terzo delle risorse
“Il comportamento della Regione nei confronti delle scuole paritarie rimane in tutta la sua gravità. 21 milioni non rappresentano neanche la metà di quanto promesso e dovuto per il 2014. Il governatore leghista, dunque, finirebbe dietro la lavagna di qualsiasi scuola, perché non sa proprio fare i conti”. Il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin capolista per il Polesine alle prossime elezioni per Palazzo Ferro Fini, denuncia il bluff della giunta regionale che ha trionfalmente annunciato il via libera alla liquidazione dei fondi a favore delle scuole d’infanzia paritarie, accusando invece il governo nazionale per il ritardo nei pagamenti. “E’ un fatto inaccettabile e una vera presa in giro, per tante ragioni – sottolinea Azzalin – Anzitutto la somma è meno della metà rispetto ai 42 milioni promessi, perché all’interno c’è anche una quota del 2013, e non dimentichiamo che le scuole paritarie hanno un credito complessivo di 95. Inoltre, queste risorse sono iscritte a bilancio nel capitolo sanitario, non in quello del sociale, insomma rischia di essere l’ennesima beffa per gli istituti e per le famiglie. E non dimentichiamo che per il 2015 non è ancora stato fatto il riparto delle risorse. Ancora una volta, dunque si sono promessi dei soldi senza avere la cassa. Le responsabilità della Regione sono enormi, perché impediscono di fare una programmazione, mettendo in ginocchio un settore che svolge un servizio fondamentale”. Solo in Polesine, infatti, sono 66 le scuole interessate, con 4.200 studenti e 66 lavoratori. #fondi #Zaia #scuoleparitarie #polesine #RegioneVeneto #Azzalin
- Altre soppressioni di treni in arrivo
Con il nuovo orario estivo in vigore dai primi giorni di giugno , Trenitalia ha previsto la soppressione di tre corse serali, fondamentali per quei pendolari che devono rientrare la sera verso i territori dell’estense e del montagnanese. Si tratta del treno regionale R20490 della tratta Monselice-Legnago, dell’autobus sostitutivo VE708 della tratta Monselice-Legnago e del treno regionale R20795 della Venezia-Rovigo. “Una decisione assurda”, afferma il candidato consigliere regionale Piero Ruzzante, “destinata solo ad aumentare i già notevoli disagi dei cittadini della Bassa Padovana, studenti, lavoratori e di coloro che, per scelta o necessità, usano il trasporto pubblico locale per l’andata e ritorno verso Padova e Venezia”. “Chiedo a Zaia di avere un sussulto di attenzione, dignità e orgoglio”, dice Ruzzante “e di non permettere questo ennesimo abuso verso i cittadini della bassa padovana, da anni, trattati in termini di servizi, collegamenti e infrastrutture, come cittadini di serie B. Accanto a questo, gli ricordo che se siamo in questa situazione la colpa è sua, vista l’assenza dell’SMFR e la scarsità di investimenti verso il trasporto pubblico, tutto a vantaggio di quello privato, motivo per cui, sotto la sua gestione, siamo diventate una delle Regioni con il peggior servizio di trasporto pubblico in Italia. Non mi stancherò mai di ricordare le cifre: negli ultimi 10 anni, mentre il Veneto ha investito sul trasporto pubblico locale solo 6,8 euro per cittadino, in Lombardia hanno investito 14 euro, in Emilia 10 euro. Siamo dietro addirittura alla Campania che ha investito 7,2 euro. E pensare che aveva promesso che saremo stati i primi…”. #PieroRuzzante #Ruzzante #trenitalia #tagli #treni #soppressioni
- Un giorno di lutto
Oggi è un giorno di lutto per l’Italia e per l’Europa intera. Donne e uomini in cerca di una speranza, in fuga da guerra e miseria sono tragicamente morti. Figli, fratelli, madri. È una bestialità liquidare questa tragedia con un tweet come ha fatto Matteo Salvini, strumentalizzando queste morti. Ora basta. Non farò crescere i miei figli nell’Italia dell’odio e delle ruspe. Nell’Italia di chi costruisce la propria carriera politica sull’odio e sulla rabbia. L’Europa ha già conosciuto dove portano odio e paura per il diverso. Mai più. Alessandra Moretti #lutto #morti
- Ecco perché serve un assessore bellunese
Le criticità politiche, economiche e finanziarie emerse dalla questione del Col Cavalier, che hanno singolare contraltare nelle vicende del Mose, vanno rimosse con coraggio ed iniziativa politica. Non appena i lavori verranno terminati e il Col Cavalier inaugurato, l’ultima cosa che chi ha governato il Veneto si deve attendere sono gli applausi; dovrà invece spiegare a tutti i Bellunesi per quale strano meccanismo i soldi per Belluno sono rimasti fermi mentre contemporaneamente i soldi per il Mose fluivano senza problema, e bisognerà creare un sistema di controllo che impedisca il ripetersi di casi simili. Trincerarsi dietro la ragioneria, così come già qualcuno ha tentato di fare con la questione dei fondi per la specificità bellunese, è segno di mancanza di attenzione verso un territorio e i suoi abitanti, è prassi politica che come Bellunesi non accettiamo: non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B! Serve, e come Pd lo creeremo, un assessorato alla montagna, o Bellunese, o dell’Autonomia come dir si voglia, insomma una persona o un gruppo di persone che si faccia carico di garantire che il territorio bellunese veda riconosciuti i suoi bisogni e le sue potenzialità, la sua dignità e la sua capacità progettuale in tutti gli ambiti (sanità, mobilità, infrastrutture, turismo, gestione del patrimonio ambientale, formazione) che lo riguardano. Il mondo politico, istituzionale ed economico bellunese tutto, indipendentemente dal colore politico, dovrà vigilare affinché le opere necessarie, a partire dalla galleria Coltrondo, siano realizzate nei tempi e nei modi dovuti. Va aperta una riflessione sulla necessità di creare un solido sistema bancario e finanziario locale che accompagni lo sviluppo economico ed infrastrutturale del Veneto nei prossimi decenni. Vanno favoriti, nell’ambito delle normative esistenti e con la creazione di nuove normative, progetti infrastrutturali e di manutenzione del territorio e degli edifici anche scolastici che vedano protagoniste aziende locali, con beneficio per gli operatori economici vicini al territorio. Anche partendo da qui si possono realizzare politiche per il futuro di Belluno nel Veneto del futuro. Stefano Bellotto Segretario circolo Pd Centro Cadore #stefano #traforo #assessore #bellotto #bellunese #Belluno #tunnel #colcavalier
- Profughi, il Veneto è accoglienza
“Mettere sullo stesso piano profughi e clandestini, come se scappare da una guerra o dalle carestie fosse un crimine, non è degno della cultura veneta. Recentemente anche il Patriarca di Venezia ha ricordato come i veneti si sono sempre distinti in Italia per essere un popolo solidale, capace di aprirsi al mondo. Il Veneto è accoglienza, ha ricordato monsignor Moraglia”. A dirlo Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione. “L’ipotesi di tendopoli che sento fare in queste ore – spiega – sono il sintomo di una malattia che ha danneggiato profondamente il Veneto: la mancanza di programmazione e l’immobilismo che ha caratterizzato l’amministrazione Zaia. Lo schema è chiaro: la Regione non ha fatto nulla ed ora scarica il problema scagliandosi contro il Governo. Ma Roma aveva fatto per tempo un piano con tutte le Regioni. Lo scorso 10 luglio la Regione, presente l’assessore Coletto, ha firmato un accordo con il ministero dell’Interno. Fu lo stesso Coletto ad assicurare che la Regione avrebbe fatto la sua parte. Se anziché lanciare slogan, Zaia e i suoi avessero predisposto assieme ai sindaci del territorio delle strutture adeguate, non dovremmo nemmeno ipotizzare l’installazione di tendopoli. Secondo un apposito studio di Anci, Caritas e Viminale, il rapporto tra profughi e residenti è dello 0,050%, penultima Regione in Italia appena sopra della Valle d’Aosta. Per dare un’idea di quanto sia al limite della bugia parlare di invasione, Il Friuli Venezia Giulia ha un numero di profughi in proporzione più che triplo rispetto a quello che ospitiamo noi, in rapporto alla popolazione”. #accoglienza #Moretti #profughi #rifugiati
- Pd e Scelta Civica insieme per ridurre gli sprechi
Partito democratico e Scelta Civica insieme per ridurre gli sprechi della Regione dopo il ventennio Galan-Zaia. Le due formazioni politiche hanno raggiunto un accordo programmatico per concorrere alla vittoria di Alessandra Moretti alle prossime elezioni regionali del 31 maggio 2015. Pd e Scelta Civica concordano nella visione di una Regione Veneto più snella, con meno società partecipate, minori costi di gestione, in cui la burocrazia agevola i cittadini e le imprese e con quella capacità di programmazione finora assente. “Veneto Civico” sarà lo strumento attraverso cui Scelta Civica sosterrà Alessandra Moretti e diventa il punto di partenza per aggregare quei mondi civici che in Veneto chiedono da tempo rappresentanza per una politica votata al servizio dei cittadini. #regionali2015 #PD #accordo #programma #Veneto #sceltacivica #elezioni
- Il futuro di Belluno nel Veneto del futuro
Le ultime evoluzioni a livello nazionale (Tosi, Lega etc.) prefigurano una competizione elettorale molto forte, e ci impongono la creazione di una squadra forte e coesa, con un programma chiaro a servizio del territorio (l’elettorato è il vero interlocutore cui abbiamo il dovere di rispondere). In quest’ottica mi permetto rimettervi un contributo di idee in vista delle Regionali 2015, aperto a contributi vostri, in vista di una elaborazione collettiva. I prossimi quattro anni in Veneto vedranno il Partito Democratico impegnato a guidare il Veneto verso: Ø un modello di sviluppo che sappia rendere la ripresa economica strumento di crescita e di redistribuzione Ø un tessuto sociale ed istituzionale nel quale le differenze non siano debolezze, nel quale non ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B (vedi, da ultimo, la questione dell’elicottero a Pieve di Cadore….) Per fare questo abbiamo bisogno di: 1. Un autorevole e forte sistema finanziario (Banche Locali, Consorzi Fidi, Fondi Pensione, Fondi Europei) che faccia dello sviluppo del Veneto il suo obiettivo. 2. Una Scuola ed un Sistema di Formazione Professionale ed Universitario aperti all’interscambio costante col sistema produttivo, in grado di essere attraente per i giovani e che li possa mettere in gioco valorizzandone le potenzialità, e che ponga un freno al generale impoverimento culturale. 3. Un sistema di protezione sociale universale che riconosca ed aiuti a superare i drammi della povertà portati dalla crisi finanziaria 4. una Sanità che risponda agli utenti prima che ai consigli di amministrazione delle USL, e che sappia individuare modelli di ristrutturazione che salvaguardino livelli di assistenza degni di un Paese civile e solidale (a partire dalle non autosufficienze). 5. una Mobilità rispettosa del territorio, diffusa per poter servire anche le fasce di popolazione più disagiate. 6. abbiamo bisogno di far dimagrire partecipate, consigli di amministrazione costosi, inefficaci, clientelari ed autoreferenziali, e abbiamo bisogno di procedere ad unire Comuni per fare massa critica e creare interlocutori forti. Nello specifico per Belluno è necessario: Autonomia: continuare il percorso aperto da Sergio Reolon, per dare piena applicazione della legge e allo Statuto, verificando ogni biennio lo stato di attuazione della Legge. Va inoltre fatta cogliere e tradotta in politiche perequative la difficoltà di fare sanità, trasporti, impresa, scuola nel nostro territorio; ciò anche facendo valere il “peso relativo differente” di Belluno nei processi decisionali della Regione. In tal senso l’obiettivo potrebbe essere, nel lungo periodo, giungere ad una equivalenza numerica o di potere decisionale tra i diversi consiglieri indipendentemente dalla loro provenienza geografica (discriminazione positiva,” Disparità di trattamento in favore di chi appartiene a una minoranza, a una categoria debole”, enc. Treccani). Formazione e rapporto scuola lavoro: importare esperienze anche da altre regioni (Friuli – Trentino Alto Adige) nel campo della Formazione Professionale, utilizzo strutturale di Fondi Europei, coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati: scuole, associazioni imprenditoriali . Turismo: Valorizzazione del Patrimonio Dolomiti Unesco, creazione di opportunità di impiego anche utilizzando percorsi di apprendistato tra scuole (licei Linguistici, scuole di Formazione Professionale) ed imprese operanti nel settore turistico. Bisogna inoltre rendere possibili le forme di ricettività diffusa, importando efficaci modelli dalle Regioni limitrofe. Sanità: l’efficientamento della rete di servizi sanitari pubblici deve avere come scopo finale il più ampio servizio alla cittadinanza ed ai turisti. L’eventuale costituzione di una ULSS unica deve essere valutata solo dopo che si sia prima proceduto ad appurare ed eliminare sprechi ed inefficienze economiche eventualmente presenti nell’attuale sistema, perché i cittadini paganti hanno diritto ad un servizio efficiente e diffuso. Mobilità: il fragile territorio montano non può accettare interventi invasivi che lo snaturino solo per permettere traffico occasionale di merci e persone. Va mantenuta e potenziata l’attuale rete stradale, dev’essere offerto un servizio di trasporto pubblico che si rivolga a studenti e pensionati. Per quanto normativamente possibile i lavori appaltati devono portare beneficio alle imprese locali. Manutenzione del territorio: un investimento straordinario, che coinvolga imprese locali, volontari, giovani ed intervento pubblico ed Europeo va messo in atto per difendere e valorizzare il nostro territorio. Questo tipo di attività può anche incrociarsi con progetti di agricoltura in montagna. Anche queste attività ci permetteranno, di qui ai prossimi quattro anni, vivere in un Veneto coeso, efficace, produttivo, giusto, ed in una provincia di Belluno nella quale dignità, sviluppo , futuro, merito e tutela dei diritti e dei bisogni non siano più solo parole o preghiere, ma percorso costruito insieme. Per fare tutto questo non basta un consigliere, non bastano nemmeno convergenze tra consiglieri regionali di Belluno. Serve un confronto aperto e sistematico con i cittadini, i sindacati, le associazioni degli imprenditori, il mondo della scuola, le associazioni del territorio, le istituzioni (Provincia, Comunità Montane, Regione Alpina, Governo); in questo percorso intendo impegnarmi in maniera particolare. Per fare questo il consigliere regionale non può essere lasciato solo, e deve condividere col partito e col territorio le iniziative. Serve una squadra coesa, che sappia valorizzare le competenze, I territori, le sensibilità politiche e mettersi a servizio di una comunità che vuole e può ripartire, ed essere protagonista del suo futuro. Stefano Bellotto Segretario del Circolo Pd Centro Cadore #autonomia #bellotto #Belluno #Veneto
- Pd e Idv per taglio sprechi, sostegno a Pmi e salute
L’Italia dei Valori e Partito democratico nel segno del cambiamento e del rinnovamento. I termini dell’accordo programmatico a sostegno di Alessandra Moretti, candidata presidente del centrosinistra, presentato ufficialmente martedì 14 aprile, si basano sulla riduzione dei mastodontici sprechi della Regione, sul sostegno alla piccola e media impresa e sul diritto alla salute. In base all’accordo, i candidati dell’Idv entreranno nella lista Veneto Civico. “Attorno ad Alessandra Moretti c’è un progetto di governo della Regione – ha sottolineato Ignazio Messina, segretario nazionale Idv – Si tratta di un laboratorio d’eccellenza. Il primo impegno è eliminare i vitalizi dei consiglieri regionali condannati. Così come il cumulo dei vitalizi. La seconda questione: chiediamo che questa coalizione fermi la distribuzione di contributi a pioggia e sostenga l’ossatura del sistema imprenditoriale regionale, ovvero le aziende con meno di 9 dipendenti . E poi la sanità. Deve essere davvero per tutti; le liste d‘attesa non possono essere una discriminante sociale”. “Con l’Idv stiamo condividendo un percorso cominciato la scorsa estate”, evidenzia il segretario regionale del Pd, Roger De Menech. “Abbiamo fatto insieme le Primarie a novembre e quindi abbiamo ragionato sul programma. L’accordo è quindi insieme un punto di arrivo e una nuova partenza. Siamo pronti a prenderci la responsabilità di governare il Veneto e sono convinto che l’apporto dell’Idv sarà importante”. “L’Italia dei Valori raccoglie alcune delle migliori esperienze politiche e amministrative della nostra Regione – conclude Alessandra Moretti -. Per questa ragione abbiamo chiesto all’Idv di contribuire alla costruzione della lista Veneto Civico. Sono contenta che in lista ci siano Nino Pipitone e Gennaro Marotta. Hanno svolto un lavoro straordinario in Regione negli ultimi cinque anni. Sarò felice di averli al mio fianco dall’altra parte della barricata, al governo”. #PD #accordo #idv #Moretti #ignaziomessina #italiadeivalori
- ZAIA ULTIMO ATTO: BILANCIO REGIONALE
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- COL CAVALIER: Monumento all’incompetenza regionale
«Ovunque li metti gli incapaci fanno danni. Se poi gestiscono il patrimonio pubblico, fanno disastri». Sulla chiusura improvvisa del cantiere per la realizzazione del tunnel di Col Cavalier a Belluno, il segretario veneto del Pd, Roger De Menech, accusa la giunta regionale: «E’ il monumento dell’incompetenza al potere: lo Stato dà alla Regione oltre 50 milioni (con la legge finanziaria 2007) per l’opera, ma Zaia e Ciambetti in sette anni non riescono neppure ad accendere un mutuo». «E’ evidente che c’è qualcosa che non va», afferma il segretario, «però non accetto che si scarichino le responsabilità su Veneto Strade o sul governo». La società in questi anni ha anticipato quasi 60 milioni di euro per il finanziamento dell’opera, con proprie esposizioni bancarie. Due giorni fa ha dovuto però sospendere il cantiere perché ha finito i fondi a propria disposizione. Il governo centrale centra nulla, visto che il comma 1045 della finanziaria 2007 (legge 296 del 27 dicembre 2006) dispone il trasferimento alla Regione di 150 milioni di euro. «Con questa incresciosa vicenda Zaia dimostra di non avere particolari capacità amministrative e non mi sorprende, del resto non ci si può improvvisare. Però non perdono la mancanza di leadership, perché chi è alla guida di un ente ne porta in pieno la responsabilità. Il presidente invece cerca sempre alibi e scappatoie, con l’atteggiamento elusivo di chi è abituato a scappare davanti ai problemi». #opere #regione #Zaia #ciambetti #tunnel #venetostrade #colcavalier #mutuo
- Regionali 2015: Il Pd ha approvato le liste
La direzione regionale del Partito democratico ha approvato all’unanimità (con un unico astenuto) le sette liste provinciali con i candidati alle prossime elezioni regionali del 31 maggio 2015. «Abbiamo rispettato tutti i criteri che ci eravamo proposti in un percorso unitario cominciato con le primarie a novembre», sottolinea soddisfatto il segretario regionale, Roger De Menech: «le liste del Pd sono competitive, rispettano la parità di genere e le sensibilità politiche, offrono rappresentanza a tutti i territori e tengono nella giusta considerazione l’esperienza, la competenza e il merito dei candidati». Tutti e 55 i candidati nelle sette province sono inoltre in regola con le linee guida approvate dall’assemblea regionale il 20 dicembre 2014 e con le norme del Codice Etico del Partito Democratico e in particolare nelle condizioni previste al punto 5. I candidati dovranno sottoscrivere l’autocertificazione “Liste Pulite” con la quale dichiarano di non aver riportato condanne penali. La candidata più giovane è la bellunese Erika Dal Farra, 26 anni, mentre il più anziano è Antonio Bertoncello di Portogruaro, 68 anni. Gli uomini sono complessivamente 29, le donne 26. In cinque province gli uomini in lista sono uno più delle donne. A Belluno e a Verona invece sono le donne a essere maggiormente rappresentate. #consiglieri #liste #Veneto #candidati #regionali
- Quanto ha speso Zaia?
Ma a voi, questa sembra una campagna elettorale a basso costo? Centinaia di manifesti in ogni città, almeno 200 mega manifesti, fermate degli autobus tappezzate, radio e tv invase dagli spot del presidente pro tempore Luca Zaia. Il quale si guarda bene dallo spiegare chi e come gli finanzia una campagna elettorale che nel solo primo mese deve aver speso quanto l’insieme di tutti i suoi avversari avranno speso da gennaio al 31 maggio. Al contrario, la nostra candidata Alessandra Moretti, ha pubblicato da tempo e aggiorna costantemente la lista dei donatori. [poll id=”3″] #donatori #finanziamenti #elettorali #2015 #spese #Zaia #elezioni












