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Pagano i cittadini

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Il Partito Democratico Veneto lancia la campagna “Pagano i cittadini! Tagli ai Comuni,” un’iniziativa pensata per mostrare concretamente l’impatto dei tagli agli enti locali decisi dal governo Meloni. Un’operazione verità che attraverserà l’intera regione, mettendo in evidenza, con esempi specifici, come le scelte del Governo stiano indebolendo i servizi essenziali per le famiglie e le comunità.

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L'autonomia al contrario

Di fronte ai tagli imposti dalla manovra, a farne le spese non sono solo i bilanci, ma i cittadini, le famiglie, le imprese che contano sui servizi locali. Solo nella nostra regione, questo si tradurrà in quasi 1,4 miliardi di euro in meno nell’arco dei prossimi cinque anni in spesa corrente. È una scure che colpisce i territori, riducendo le capacità di intervento dei Comuni e mettendo a rischio le attività più vicine alla vita quotidiana delle persone. Questa è l’autonomia al contrario, con i sindaci costretti a diventare gabellieri per Roma.

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I dati sui tagli ai Comuni: 10 esempi concreti

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  1. Preganziol (TV). Perde 200.000 euro in tre anni, mettendo a rischio i fondi per il sostegno alle famiglie in difficoltà.

  2. Rotzo (VI). Subisce un taglio di 26.000 euro nel 2023, costringendo il Comune a spegnere l’illuminazione pubblica notturna per risparmiare.

  3. Pieve di Cadore (BL). Taglio di 23.000 euro nel 2024, mentre 800.000 euro di IMU vengono trasferiti allo Stato ogni anno.

  4. Mira (VE). Perde circa 150.000 euro annui. A questi si aggiungono 500.000 euro di costi per adeguamenti salariali e misure una tantum non coperti dal Governo, più 100.000 euro di mancati fondi per l’emergenza abitativa.

  5. Dolo (VE). Il bilancio è al collasso: spese incomprimibili come sociale e scuola lasciano tutte le altre voci a zero. Tagli da 25.000 euro annui.

  6. Povegliano Veronese (VR). Perde 25.000 euro nel 2024 e rischia ulteriori 93.000 euro di tagli entro il 2027, mettendo in crisi servizi come l’assistenza domiciliare e i trasporti medici.

  7. Abano Terme (PD). Oltre 650.000 euro di tagli complessivi tra il 2024 e il 2027. Aumentano i costi per le politiche abitative e i ricoveri di anziani indigenti.

  8. Due Carrare (PD). Tagli di 30.000 euro annui, con un aumento forzato dell’addizionale IRPEF per coprire i buchi di bilancio.

  9. Ariano nel Polesine (RO). Tagli per 30.000 euro nel 2024, che raddoppieranno entro il 2026. Gravi difficoltà nella manutenzione del territorio.

  10. Gaiba (RO). Perde 27.000 euro nel quinquennio. I piccoli comuni non hanno risorse per investimenti o manutenzioni straordinari.

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Testimonianze dal territorio

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Preganziol (Treviso).

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Pieve di Cadore (Belluno) e Rotzo (Vicenza)

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Mira, Dolo (Venezia) e Povegliano Veronese (Verona)
 

Abano Terme e Due Carrare (Padova), Ariano nel Polesine e Gaiba (Rovigo)

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