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  • Riforma costituzionale, approvato dal Senato l'emendamento Santini (PD)  che rafforza l'au

    Roma 7 Agosto 2014 – Durante la lunga maratona parlamentare, e’ stato approvato dall’Aula del Senato l’emendamento Santini (dal nome del primo firmatario, il senatore veneto del Partito Democratico Giorgio Santini, e che vede la firma anche dei senatori veneti del PD Puppato, Filippin e Casson). L’emendamento rafforza nella Costituzione la cosiddetta autonomia differenziata e responsabile allargandola a nuove materie.  Il testo e’ stato sottoscritto e sostenuto anche dagli altri senatori veneti della maggioranza ed ha ricevuto adesioni trasversali da tutti i gruppi parlamentari. “In queste settimane abbiamo ottenuto due importanti vittorie: in primis, il ripristino dell’articolo 116 della Costituzione e l’inserimento di spazi di autonomia reale e concreta per le Regioni. In secondo luogo la nuova norma costituzionale approvata oggi – spiega Santini –  consente a quelle regioni che presentano i conti in ordine la possibilità di gestire in maniera autonoma e responsabile (sulla base di un accordo con lo Stato) anche materie di esclusiva competenza statale tra cui sono state inserite:, la giustizia di pace, le norme generali sull’istruzione, l’università e la ricerca scientifica, la tutela dei beni culturali e paesaggistici, l’ambiente e l’ecosistema, il turismo, l’ordinamento sportivo ed il governo del territorio. Si tratta di grandi ambiti di intervento su cui costruire politiche autonome che risulteranno fondamentali per lo sviluppo dei territori e delle economie regionali” “Sull’emendamento vi e’ stata convergenza ed un lavoro di squadra tra le forze politiche, insieme ai due relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli ed il Ministro Boschi. – racconta il senatore democratico. – Grazie a questa norma di rango costituzionale le regioni come il Veneto hanno la concreta possibilità di una piu’ forte autonomia. E’ questa l’unica strada istituzionale da percorrere. Una grande opportunità, che spegne qualsiasi ipotesi referendaria di indipendenza avanzata in questi mesi”. #referendumindipendenza #GiorgioSantini #RosannaFilippin #FeliceCasson #riformacostituzionale #Regioni #LauraPuppato #autonomia

  • TAGLI AL SERVIZIO CIVILE PER 21 MILIONI, NARDUOLO (PD) INTERROGA RENZI E POLETTI

    Dopo la denuncia del Forum Nazionale del Servizio Civile, interrogazione della deputata PD Giulia Narduolo. “Impossibile inserire nel contingente del prossimo bando 3.500 volontari. Il Governo mantenga gli impegni e ripristini la dotazione del Fondo nazionale per il Servizio Civile” Un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti per chiedere chiarimenti sulla questione dei 21 milioni di euro mancanti dal fondo del servizio civile nazionale. È stata depositata questa mattina alla Camera dall’on. Giulia Narduolo del Partito Democratico, facendo seguito alla denuncia arrivata lunedì scorso dal Forum Nazionale del Servizio Civile (FNSC). L’on. Narduolo ricostruisce nello specifico le recenti riduzioni al fondo nazionale del servizio civile avvenuti a causa della spending review degli ultimi Governi: “Alcuni tagli sono più recenti, altri risalgono all’anno 2012, e più precisamente: € 9.559.081 per l’anno 2012, € 3.066.631 per l’anno 2013, € 8.275.299 per l’anno 2014”. “L’effetto concreto di questi accantonamenti – scrive ancora la parlamentare democratica – è l’impossibilità di inserire nel contingente del prossimo bando 2014-2015 un numero pari a circa 3.500 volontari di Servizio Civile Nazionale, dal momento che il costo lordo sostenuto annualmente dallo Stato per ogni giovane in servizio civile è di circa 6.000 euro”. L’on. Narduolo ricorda, poi, come in occasione della giornata nazionale di ascolto per la riforma del terzo settore e il servizio civile universale, tenutasi il 10 giugno scorso presso la sede nazionale del PD, il Sottosegretario con delega al servizio civile Luigi Bobba si era pubblicamente impegnato a recuperare i 21 milioni di euro di cui sopra, definendoli il risultato “non di un taglio, bensì di un accantonamento tecnico”. “Tuttavia, ad oggi non risulta esservi alcuna rassicurazione concreta a riguardo; anzi, a quanto si evince dalle dichiarazioni del Ministro del Lavoro che fa riferimento alle risorse per il prossimo bando, queste sono costituite solamente da 105 milioni stanziati nella legge di stabilità 2014, 83 milioni provenienti dall’avanzo 2013, 57 milioni provenienti dal piano europeo “Garanzia Giovani”, per un totale di 245 milioni di euro”, scrive la parlamentare. E conclude con una sorta di rimprovero: “Risulta piuttosto dissonante il fatto che, a parole, il Governo e in particolare il Presidente del Consiglio continui a sottolineare il valore dell’esperienza di servizio civile, esprimendo più volte la chiara volontà di investire in questo strumento considerandolo uno dei pilastri del disegno di legge delega sul terzo settore, e poi, alla prova dei fatti, il fondo che dovrebbe essere incrementato fino a 600 milioni per permettere a 100.000 giovani di svolgere il “Servizio Civile Universale”, risulti invece tagliato di 21. Mi auguro che vengano presto reperite le risorse necessarie per ripianare questo accantonamento, ridando la possibilità all’Ufficio per il Servizio Civile Nazionale di usare questi fondi per garantire almeno lo stesso contingente annuale di avvii al servizio del bando precedente”. #GiuliaNarduolo #Governo #lavoro #serviziocivile

  • Laura Puppato: "Il mio cuore con le famiglie delle vittime di Refrontolo"

    “Oggi e domani, come da qualche giorno accade, sono in aula a discutere della Riforma del Senato, non potrò dunque essere accanto, come avrei fortemente voluto, alle famiglie e alle comunità trevigiane che vivono questo enorme dolore, ma il mio cuore torna idealmente accanto a loro nella chiesa di Pieve di Soligo. Esprimo a tutti la mia vicinanza e il mio cordoglio come già fatto tramite i Sindaci dei comuni di residenza. Voglio anche ringraziare le forze dell’ordine e la protezione civile, veri e propri angeli custodi in questo paese, che ancora una volta hanno sventato una tragedia più grande, attivandosi fin dai primi minuti successivi all’esondazione. La presenza del Ministro Galletti ai funerali rappresenterà tutte le istituzioni nazionali, compresi chi, come me, è costretta a rimanere a Roma per la riforma” così Laura Puppato nel giorno dei funerali delle vittime di Refrontolo. #LauraPuppato #Refrontolo #Treviso

  • PD Veneto in pressing per finanziamento Alta Velocità, Terza Corsia e Valdastico

    Il Segretario regionale De Menech ha incontrato stamattina il Ministro Lupi Alta velocità ferroviaria, terza corsia e Valdastico sono le tre priorità per connettere il Veneto all’Europa. Prosegue l’attività di pressione sul governo del segretario regionale del Pd, Roger De Menech, per ottenere il finanziamento delle opere. Dopo aver dialogato più volte con il sottosegretario Luca Lotti, questa mattina De Menech ha incontrato il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, per esporgli le necessità del Veneto riassumibili in tre priorità: –      Il completamento del tratto dell’alta velocità da Brescia a Padova è strategico nella logica dell’asse est-ovest perché fa del Veneto lo snodo cruciale nei transiti tra i Paesi dell’Est e dei Balcani verso la penisola iberica, la Francia e le isole britanniche. –      La costruzione della terza corsia lungo l’autostrada A4 adegua il sistema autostradale del nordest agli standard di sicurezza europei e aumenta la capacità di un asse viario in cui il tratto Venezia-Trieste è ormai un collo di bottiglia. –      La connessione della A31 Valdastico con l’autostrada del Brennero accorcia la distanza tra il Mediterraneo, la Germania e i paesi baltici. La Valdastico sarà inoltre una valida alternativa ai percorsi attuali. Ampliando l’offerta anche per i porti commerciali di Trieste, Venezia e Ravenna, contribuirà a decongestionare il nodo di Verona. Il segretario veneto del Pd ha espresso al ministro Lupi l’urgenza di finanziare interamente le tre opere già nella seduta del CIPE di fine agosto. #infrastrutture #RogerDeMenech #LucaLotti #altavelocità #mobilità #MaurizioLupi

  • Refrontolo, De Menech: Dolore intollerabile

    Di fronte a questa strage causata dal dissesto, non si può però rimanere inermi. Resto convinti della necessità di portare la sicurezza del territorio al centro dell’agenda politica veneta. Nonostante i finanziamenti statali, nella nostra regione sono ancora tanti i cantieri bloccati per eccesso di prudenza e di inerzia. Il dolore di queste ore si trasformi in azione. Roger De Menech Segretario regionale Pd del Veneto #Refrontolo #RogerDeMenech #Treviso

  • FILOBUS VERONA, De Menech: “Risposta tempestiva su sviluppo e infrastrutture”

    Il governo sblocca 7 milioni di euro De Menech: “Risposta tempestiva su sviluppo e infrastrutture” Roma, 1 agosto 2014 _ “Lo sblocco dei sette milioni di euro per il filobus di Verona è la testimonianza che dal governo arrivano risposte tempestive ai territori e ai cittadini in termini di sviluppo e infrastrutture”. Il segretario regionale del Pd, Roger De Menech, sottolinea inoltre la rapidità con cui il governo ha risposto alle richieste del Comune di Verona. “La fattiva collaborazione tra il sindaco di Verona, Tosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, ha permesso che la questione filobus approdasse velocemente alla terza riunione del CIPE – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del governo Renzi. Nella riunione odierna il CIPE, presieduto dal Presidente del Consiglio – ha autorizzato il Comune di Verona a utilizzare per il sistema filoviario a guida vincolata parte delle economie di gara per coprire maggiori oneri relativi a varianti per circa 7 milioni di euro. “Lo sblocco dei fondi”, ricorda il segretario, “era necessario per finanziare la modifica del percorso davanti alla Fiera e una serie di interventi minori. Ora spero non ci saranno ulteriori ritardi”. #Filobus #Trasporti #RogerDeMenech #Verona #Governo

  • NARDUOLO E CRIVELLARI A COLLOQUIO CON IL SOTTOSEGRETARIO BORLETTI BUITONI PER PARLARE DI PROMOZIONE

    INCONTRO AL MIBACT: NUOVI ITINERARI TURISTICI E RISORSE PER LA PROMOZIONE OGGI I PARLAMENTARI PD, GIULIA NARDUOLO E DIEGO CRIVELLARI A COLLOQUIO CON IL SOTTOSEGRETARIO BORLETTI BUITONI PER PARLARE DI PROMOZIONE CULTURALE E DI TURISMO NELLA BASSA PADOVANA E NEL POLESINE NARDUOLO, PD: “HO CONSEGNATO ALLA DR.SSA BORLETTI BUITONI UN DOSSIER SULLO STATO DELLE MURA DI MONTAGNANA. A SETTEMBRE, SICURA UNA SUA VISITA PER SINCERARSI PERSONALMENTE DELLA SITUAZIONE” Nuovi circuiti culturali e turistici, modalità di finanziamento e l’Art Bonus sono le opportunità che anche la bassa padovana e il Polesine potranno cogliere per la promozione delle iniziative culturali e turistiche. L’incontro odierno con il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e del Turismo, on. Ilaria Borletti Buitoni, ha consentito alla deputata del PD Giulia Narduolo di esprimere un commento positivo e fiducioso. “Il sottosegretario al Mibact – spiega l’on. Narduolo – sarà in settembre in Veneto e anche in bassa padovana e in Polesine per una visita che toccherà alcuni comuni, tra i quali Montagnana, Badia Polesine, Rovigo, per vedere e toccare da vicino alcune realtà culturali che necessitano di essere sostenute”. Nell’incontro, alla presenza del collega on. Diego Crivellari, si è potuto segnalare con precisione le realtà da valorizzare ed i progetti urgenti da poter realizzare, in particolar modo riguardanti la cinta muraria di Montagnana. “Ho consegnato al Sottosegretario un breve dossier corredato di alcune foto sullo stato di conservazione delle mura di Montagnana. È rimasta colpita dalla bellezza della città murata della bassa padovana ed ha espresso la volontà di venire personalmente a conoscerne le problematiche che le ho sottolineato. Abbiamo affrontato anche il tema del reperimento delle risorse. Si sono considerate le vie dei finanziamenti ministeriali ed europei, possibili anche nel breve e medio termine, oltre alle opportunità presenti nell’Art Bonus da poco entrato in vigore grazie alla conversione in legge del decreto Franceschini”. “L’incontro – ha precisato l’on. Narduolo – ha fatto emergere anche il lavoro che il Mibact sta conducendo per lo sviluppo degli itinerari legati al turismo lento, indicando un investimento importante nel progetto VEnTO, ovvero la pista ciclabile lungo il fiume Po che collegherebbe Venezia a Torino. Occorrono progetti importanti a lungo termine ed integrati con i soggetti che operano nei diversi territori”. “Non ultimo per importanza – ha concluso l’on. Crivellari – abbiamo chiesto un impegno forte da parte del ministero per trovare una soluzione utile al problema dell’Accademia dei Concordi di Rovigo”. #Cultura #DiegoCrivellari #GiuliaNarduolo #Turismo

  • La Banca della Terra aiuta l'agricoltura

    VENEZIA “Potrà sembrare una piccola cosa, ma l’istituzione della Banca della Terra Veneta rappresenta un grande passo in avanti per l’agricoltura, il cui ruolo di presidio ambientale e volano per lo sviluppo viene confermato e rafforzato. Non solo, infatti, si interviene per mettere a valore i tanti terreni incolti o sottoutilizzati, compresi quelli in abbandono ed utilizzabili in virtù della legge 4 agosto 1978, n. 440 ‘Norme per l’utilizzazione delle terre incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate’, quindi di almeno 15mila ettari che possono essere messi a frutto, ma si agisce sul fronte del contrasto al degrado ambientale, della salvaguardia del suolo e degli equilibri idrogeologici e, soprattutto, si offrono concrete opportunità occupazionali”. Entusiastico il commento del vicepresidente della commissione regionale Agricoltura Graziano Azzalin all’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio della legge che dota il Veneto della cosiddetta “banca della terra”, per censire e assegnare terreni incolti o abbandonati, di proprietà pubblica o privata, da restituire ad uso agricolo, con priorità per i giovani agricoltori. “Non si tratta di un’idea del tutto nuova – spiega Azzalin – già altre Regioni hanno compiuto questa scelta e già nel 1980 con la legge 30 il Veneto aveva cercato di andare in questa direzione, ma per una serie di motivi si è giunti alla sua abrogazione nel 2004. Da allora il Veneto ha continuato a vedere la propria superficie agricola utilizzata diminuire di anno in anno, per quasi un 5% complessivo, mentre la richiesta di terra non è diminuita. Con questo provvedimento si cerca proprio di incrociare domanda ed offerta e di dare nuove possibilità al primario veneto, che rappresenta uno dei settori economicamente più rilevanti, al punto da essere l’unico con il segno più, e di ampliare al tempo stesso quei benefici che solo la coltivazione apporta all’intero territorio. E tutto questo rendendo possibile la creazione di nuovi posti di lavoro. Fra l’altro, proprio in questi giorni il ministro Martina è riuscito a far passare nel Decreto Competitività un pacchetto di azioni coordinate e consistenti, ribattezzato ‘Campolibero’, che contiene scelte forti sia sulla semplificazione che sul sostegno all’occupazione, all’impresa e all’innovazione in agricoltura. Da parte della politica, dunque, sono state messe in campo una serie di misure che agevolano al massimo chi vuole fare impresa agricola. E questo è un segnale di grande importanza”. Fra gli emendamenti approvati, anche uno a firma congiunta Bendinelli-Azzalin, con il quale, spiega lo stesso esponente democratico, “si danno 90 giorni di tempo alla Giunta per mettere ‘in banca’ la parte dei terreni di Veneto Agricoltura utilizzabili subito per essere assegnati a chi desidera coltivarli. Insieme a questo, c’è un impegno comune a non attendere la scadenza prevista dei sei mesi ritenuti necessari per la disciplina del funzionamento della Banca della Terra, cercando di accelerare il più possibile i tempi. Anche i Comuni, che avranno un ruolo centrale nella realizzazione del censimento dei terreni utilizzabili, dovranno iniziare da subito ad organizzarsi per poter offrire ai propri cittadini il massimo delle possibilità offerte da questa importantissima legge”. #agricoltura #BancadellaTerra #GrazianoAzzalin

  • Legge 40, Delia Murer: “Non serve il decreto legge, bastano le Linee guida”.

    ROMA. (31 lug.) “Sulla fecondazione eterologa non c’è bisogno di alcun decreto legge. La strada migliore restano le Linee guida, che recepiscano il contenuto della sentenza della Corte costituzionale”. Lo dichiara Delia Murer, deputata Pd, componente della commissione Affari sociali, a commento dell’annuncio della Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, di un decreto legge, da presentare prima dell’estate, per apportare modifiche alla legge 40. “Il decreto – dice l’on. Murer – secondo quanto annunciato dalla Ministra, sarebbe centrato su nove punti, a partire da quello più importante: l’inserimento delle prestazioni nei livelli essenziali di assistenza sanitaria. Quest’ultima è una scelta giusta e condivisibile ma quella del decreto legge non sembra essere la strada migliore. I temi etici non si affrontano per decreto ma allargando il dibattito. Per chiarire alcuni punti operativi è sufficiente la strada delle Linee guida, che possono muovere con tranquillità dalle motivazioni della Consulta. La sentenza ha detto con chiarezza che non esiste alcun vuoto legislativo. Resta, comunque, l’apprezzamento per il tono scelto dalla Ministra Lorenzin, per l’approccio, e per alcune misure”. #DeliaMurer #Legge40

  • RUZZANTE: "CHIUSURA LABORATORI ARPAV DI PADOVA ENNESIMA ECCELLENZA CHE SE NE VA DA PADOVA E BIT

    RUZZANTE, PD: “L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE CONTE RISPONDE NEGATIVAMENTE ALLA MIA INTERROGAZIONE CHE CHIEDEVA DI MANTENERE A PADOVA I LABORATORI DI ANALISI DELL’ARPAV: GRAZIE ALLA LEGA, UN’ALTRA ECCELLENZA SE NE VA DA PADOVA” ANCORA UNA VOLTA IL SINDACO BITONCI – CHE AVEVA PROMESSO DI INTERVENIRE CONTRO IL TRASFERIMENTO A VENEZIA DEI LABORATORI ARPAV – DIMOSTRA DI CHIACCHIERARE A VANVERA. HA ANCORA UN’ULTIMA POSSIBILITA’: CONVINCA I SUOI AMICI DELLA LEGA A VOTARE DOMANI A FAVORE DELLA MOZIONE CHE SARA’ DISCUSSA IN CONSIGLIO PER CHIEDERE ALLA GIUNTA DI RITORNARE SUI SUOI PASSI” Piero Ruzzante, PD: “Oggi, inaspettatamente, l’Assessore all’Ambiente, Maurizio Conte ha risposto all’interrogazione che, insieme al collega Pipitone, ho presentato lo scorso 22 maggio in cui chiedevo alla Giunta Zaia di intervenire per scongiurare la chiusura dei laboratori di analisi dell’Arpav a Padova, destinati, secondo il piano di riorganizzazione varato dalla Regione, a trasferirsi a Venezia. Purtroppo, l’assessore Conte ha risposto negativamente su tutta la linea e ha manifestato la chiara e precisa intenzione di proseguire con il piano di trasferimento. Si tratta dell’ennesimo furto di un’eccellenza – ricordo che la sede Arpav di Padova è Centro Nazionale di riferimento per le analisi dell’aria – che subisce Padova: ancora un altro danno alla città, alle prospettive occupazionali di centinaia di giovani laureati usciti dalla nostra Università e alla tutela della salute dei cittadini padovani. Ma non solo: si tratta anche dell’ennesimo schiaffo tirato ai lavoratori, chiamati ancora una volta a sostenere il peso di una riorganizzazione, come quella decisa dalla Regione riguardo all’Arpav, che ricadrà interamente sulle loro spalle: non di chi ha fatto, per esempio, raddoppiare in questi anni i costi della Sede di Treviso, non di chi ha creato un autentico “buco nero” nella sede di Vicenza, non di chi, irresponsabilmente, ha aumentato negli anni il numero dei dirigenti. Come al solito, i danni di altri, li pagheranno i lavoratori, quelli di Padova, che non c’entrano proprio nulla con i guai dell’Arpav. E infine, si tratta dell’ennesima dimostrazione che il Sindaco Bitonci, quando si tratta di difendere Padova, conta come il due di bastoni a briscola, ossia zero. Ce lo ricordiamo tutti – vero? – quando in campagna elettorale incontrò i lavoratori dell’Arpav che manifestavano contro il trasferimento, promettendo loro che sarebbe intervenuto presso Zaia e la Regione e avrebbe fatto cambiare idea e decisione alla Lega. Io stesso, ritenendo il suo impegno vero, l’avevo citato nell’interrogazione. Assicuro che a sentir oggi le parole trancianti dell’Assessore Conte, dell’opera di convincimento di Bitonci, non c’è stata proprio traccia. Il neo-sindaco ed esponente leghista ha ancora un’ultima possibilità: già domani, potrebbe andare in votazione una mozione a firma Ruzzante, Peraro, Pipitone, Bortoli, Padrin, Bozza e Sinigaglia con cui si chiede alla Giunta di intervenire per evitare questo trasferimento. Siccome il nodo è costituito proprio dalla Lega, dall’assessore Conte in primo luogo, ma anche da Zaia e dai consiglieri leghisti in maggioranza, il sindaco Bitonci ha ancora la possibilità di dimostrare di contare ancora qualcosa all’interno della Lega. Li chiami e li inviti a votare a favore della mozione. Sarebbe questo, il suo primo vero intervento a beneficio di Padova, dopo un mese di disastri e chiacchiere”. #ARPAV #Bitonci #Padova #PieroRuzzante

  • MAGISTRATO ALLE ACQUE, De Menech: “Adottato principio federalista di governo vicino al territorio”

    Le funzioni alla Città metropolitana Roma, Le funzioni e le competenze del magistrato alle acque andranno alla Città metropolitana di Venezia. Lo ha stabilito la commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera. “Nel provvedimento di soppressione del magistrato alle acque siamo riusciti a far passare il concetto federalista che le competenze di governo del territorio devono stare il più vicino possibile ai cittadini”, commenta il segretario veneto del Pd, Roger De Menech, membro dell’ottava Commissione. “La salvaguardia e il risanamento di Venezia sono temi troppo delicati e particolari perché se ne possa occupare qualche distante ufficio a Roma. Ci vogliono competenze specifiche, professionalità e, soprattutto, conoscenza del territorio e del contesto”. Il provvedimento preso dalla Commissione prevede che entro il 31 marzo 2015 il governo individui le funzioni già esercitate dal magistrato delle acque da trasferire alla Città metropolitana di Venezia, in materia di salvaguardia e risanamento della città di Venezia e dell’ambiente lagunare, di polizia lagunare e d’organizzazione della vigilanza lagunare, nonché di tutela dall’inquinamento delle acque. Sempre entro la fine di marzo, il governo stabilirà anche le risorse umane e strumentali da assegnare alla Città metropolitana. #CittàMetropolitana #MagistratodelleAcque #RogerDeMenech #Venezia

  • DAL MOSE ALLE PRESUNTE TANGENTI. FILIPPIN (PD): "NESSUNA IRREGOLARITA' DEL PD REGIONALE AL

    Ancora uno strascico dell’inchiesta sul Mose e sul Consorzio Venezia Nuova. Le dichiarazioni dell’ex responsabile organizzativo del PD Veneto, Giampietro Marchese, coinvolto ora nell’inchiesta Mose, irrompono sul Partito Democratico Veneto. Marchese avrebbe ammesso di aver ricevuto fondi in nero dal Consorzio Venezia Nuova, per la cifra di 150 mila euro, utilizzati per pagare le campagne elettorali. Risponde la Senatrice Rosanna Filippin, all’epoca dei fatti coordinatrice regionale del PD Veneto (2010/2014): “Sono assolutamente sicura che tutte le cose sono state gestite nella legalità e nella trasparenza. Sono addolorata per quanto sta accadendo ma respingo al mittente accuse o insinuazioni che finanziamenti illeciti siano arrivati al PD Veneto”. La senatrice dem non ci sta e vuole fare chiarezza una volta per tutte su come sono andate le cose nel 2010, quando si candidò Giuseppe Bortolussi a governatore del Veneto. “Come dice motto popolare, carta canta – afferma Filippin – il bilancio del PD Veneto parla chiaro: quando sono diventata coordinatrice regionale, nelle casse del partito c’erano poco più di 150 mila euro avanzati dai rimborsi elettorali della Lista Carraro, ai quali si sono aggiunti 757 mila euro anticipati dal PD nazionale e che dovevano essere restituiti nei quattro anni successivi attraverso i rimborsi elettorali per le regionali (regolarmente arrivati in seguito). La campagna elettorale di Bortolussi alla fine è costata esattamente 1.112.845 euro, troppi, una vera montagna di soldi, anche se evidentemente Zaia spese molto di più, visto che avevamo come la percezione di essere invisibili rispetto all’esponente del Carroccio ed alla copertura mediatica con cui si presentò. Come pagare il resto della campagna e garantire il funzionamento del partito regionale?”. “Chiedemmo un prestito alle banche – spiega Filippin – e come garanzia io ed Angelo Guzzo (allora tesoriere) sottoscrivemmo una fideiussione per poter ottenere il finanziamento coinvolgendo il nostro patrimonio personale. I soldi sarebbero arrivati dai rimborsi elettorali che il PD avrebbe percepito negli anni seguenti…”. E allora dove sono finiti, se mai ci sono stati, i 150 mila euro di cui parla Marchese? “Quello che posso dire – conclude Filippin – è che le segreterie provinciali, e quindi anche quella di Venezia, sono state pienamente autonome nel ricevere e gestire i contributi per la campagna elettorale delle regionali 2010. Altrettanto facevano i singoli candidati al consiglio regionale. Per quanto riguarda la mia posizione e quella del PD Veneto sono più che tranquilla per quanto riguarda la mia gestione e sono disponibile a mostrare a chiunque i documenti che attestano la nostra estraneità ai fatti”. #GiuseppeBortolussi #RosannaFilippin #GiampieroMarchese #PDVeneto #MOSE #ConsorzioVeneziaNuova

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