COVID. Lettera ai sottosegretari: «situazione allo stremo, dati irreali sulle terapie intensive
La situazione del sistema sanitario Veneto è diventata ‘insostenibile’, con tutti gli operatori sanitari ormai allo stremo nella maggior parte delle strutture. Per questo una lettera del Pd Veneto è stata recapitata ieri ai sottosegretari Zampa (Salute), Martella (Presidenza del Consiglio), Baretta (Economia) e Variati (Interno). A firmarla il segretario regionale Alessandro Bisato, la consigliera regionale Anna Maria Bigon e il coordinatore del gruppo sanità del Pd, Claudio Beltramello chiedendo un intervento del governo con misure restrittive per il Veneto già dal 20 o al massimo dal 24 dicembre.
«Il Presidente Zaia ‘gioca’ con i dati», scrivono i firmatari. «L’esempio più clamoroso riguarda le Terapie intensive: i declamati 1.000 posti letto sono solo sulla carta e ancorché attivabili in 72 ore dal punto di vista strumentale (come dice Zaia), certamente non vi sarebbe il personale idoneo a farli funzionare. Tralasciamo anche il fatto che l’intero sistema sanitario non eroga più prestazioni per le normali patologie, a parte le urgenze. Insomma la situazione è insostenibile sia negli ospedali che nei servizi territoriali includendo anche le RSA per anziani e disabili».
«Raccogliamo anche l’accorato appello degli operatori sanitari che, in un clima di intimidazione da parte della Regione, chiedono a gran voce che si assumano decisioni forti e urgenti per evitare nuovi contagi, posizione sostenuta dalle rappresentanze sindacali, in testa ANAAO e la funzione pubblica CGIL del Veneto. In proposito stigmatizziamo che un Direttore Generale del Veneto ha dichiarato la sospensione di ogni relazione sindacale come ritorsione per le notizie uscite in questi giorni».
«Riteniamo intollerabile», conclude la lettera, «che Zaia ribalti sul Governo il fatto che il Veneto sia zona gialla, e che quindi l’aumento esponenziale dei contagi e dei decessi non siano sue responsabilità».