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Il Pd sostiene la medicina di gruppo integrata

Il Partito Democratico Veneto ha accolto con favore la riapertura del dialogo tra la Medicina generale e la Regione Veneto nel dicembre 2017 sul Fascicolo Sanitario Elettronico, sulle medicine di gruppo integrate, sulle case di riposo e gli ospedali di comunità. Il Partito Democratico Veneto ha sempre assicurato il proprio supporto ai sindacati dei lavoratori della medicina generale ritenendo fondate le loro richieste che andavano a valorizzare la tutela del cittadino fragile e della sua famiglia in un contesto di presa in carico della salute delle persone sul territorio, tenendo ben presente che le case dei cittadini veneti ospitano oltre 40.000 malati cronici che sono quelli che soffrono di più la mancanza di servizi territoriali adeguati. Proprio perché il Partito Democratico Veneto è convinto che il benessere di tutti i cittadini e di tutte le famiglie venete sia il punto centrale della sua azione politica, ritiene fondamentale che il sistema sanitario regionale continui a essere equo, universale e solidale. In questo senso il Partito Democratico Veneto ritiene che ci debba essere la puntuale applicazione da parte della Regione Veneto del progetto di riorganizzazione delle cure primarie contenuto nel Piano Sanitario Regionale Veneto e della DGR n. 751 per la strutturazione delle Medicine di Gruppo Integrate che sono uno dei punti fondanti per lo sviluppo della medicina territoriale e per la conseguente integrazione ospedale-territorio. A questo riguardo il Partito Democratico Veneto valuta positivamente l’unità dei medici di medicina generale nell’appoggiare il Piano Sanitario Regionale Veneto che avrebbe portato in tre anni all’attivazione di circa 400 medicine di gruppo integrate. Il Partito Democratico Veneto ritiene sia sostenibile il progetto delle medicine di gruppo integrate e che questo sia il modello per una medicina di famiglia moderna e indirizzata ad affrontare le subentranti emergenze sociosanitarie della popolazione veneta. Il Partito Democratico Veneto chiede dunque al governatore Zaia di procedere con l’applicazione del Piano Sanitario Regionale Veneto o che altrimenti spieghi chiaramente a quale modello di medicina generale territoriale stia puntando.

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