L’antistorica bocciatura da parte della Lega della nostra proposta per l’inserimento della doppia preferenza di genere nel sistema elettorale regionale riporta il Veneto a un oscurantismo che pensavamo superato da secoli. L’atteggiamento della Lega rispetto alle donne è equiparabile a quella dell’Islam più conservatore. La gran parte dei paesi arabi è verso le donne più progressista di quanto lo siano i leghisti nostrani. Va detto, inoltre che dal presidente Zaia un’ingenuità tanto macroscopica non me l’aspettavo. Impedendo la partecipazione femminile alla vita pubblica, Zaia non solo rinuncia alle energie e alle idee di una parte fondamentale della società veneta, ma si erge a custode del fondamentalismo antifemminile: non mi sembra un colpo di genio. Sono fiducioso, tuttavia, nella capacità del Partito democratico di proseguire e vincere una battaglia di civiltà talmente giusta da sembrare agli occhi dei veneti persino ovvia. Le donne e gli uomini del Veneto troveranno nei nostri rappresentanti e nei nostri esponenti gli strumenti naturali per far prevalere le ragioni della modernità rispetto a un passato che ci auguriamo sia seppellito per sempre. Il segretario Roger De Menech
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