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Stop al nomadismo dei rifiuti in Veneto

Discariche, Bisato: «Fuori tempo che alcuni comuni debbano smaltire per tutti gli altri»

«L’economia circolare è ancora una chimera in Veneto. A dispetto dei confortanti dati sulla raccolta differenziata sia per le imprese sia per le utenze private la Regione continua a trasferire decine di migliaia di tonnellate di rifiuti l’anno da una provincia all’altra. Il caso della discarica tattica di Sant’Urbano nella bassa padovana, autorizzata ad accogliere 156 mila tonnellate l’anno e di cui la Regione ha previsto un pesantissimo ampliamento per conferirvi i rifiuti del Trevigiano è l’esempio della mancanza di idee innovative a Palazzo Balbi».

Il segretario regionale del Partito democratico, Alessandro Bisato, sollecita la Regione a rivedere le politiche di smaltimento dei rifiuti.

«La programmazione va rifatta da capo a piedi», afferma Bisato. «È del tutto fuori tempo, oltre che ingiusto, liberare dai rifiuti alcuni territori a scapito di altri, senza contare i costi economici e ambientali del trasporto. Chiediamo che ogni territorio sia dotato di impianti idonei allo smaltimento o, in alternativa, le tariffe rifiuti siano più alte laddove non ci sono discariche, impianti di smaltimento e inceneritori e sensibilmente più basse nelle zone costrette a sopportare il carico di rifiuti prodotti altrove».

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