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Rifiuti, Rotta: governo faccia luce su inchiesta Fanpage

Il deputato veneto Zardini auspica l’intervento della magistratura

“Quanto emerso dall’inchiesta di Fanpage su uno dei più grandi impianti di compostaggio d’Europa deve trovare risposte immediate. Il governo non può voltarsi dall’altra parte davanti a una vicenda che, se confermata, si profila inquietante sia per il territorio coinvolto, con ricadute ambientali e sanitarie per la popolazione, sia per il fenomeno corruttivo in atto e che vede protagonista un consulente del ministero dell’Ambiente”. Lo dichiara la deputata veneta Alessia Rotta, vicepresidente del Pd alla Camera, che insieme al collega Diego Zardini ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno. “Si tratta di una situazione molto grave che sembrerebbe avvalorare la tesi secondo cui il compost prodotto dall’azienda sia di pessima qualità, contenendo al suo interno materiale inquinante e dannoso per la salute. A Este, in provincia di Padova, dove viene sversato il compost – sottolinea la deputata Dem – non cresce più l’erba. In questo modo sono stati creati danni alle colture, con la diffusione di agenti inquinati, ed è stata messa in pericolo la salute degli abitanti”. “Il governo deve avviare immediatamente un’indagine sull’area oggetto dell’inchiesta per verificare eventuali anomalie e per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. E – conclude Rotta – è necessario che siano verificate eventuali responsabilita’ e siano avviate le procedure necessarie per fare luce su una vicenda che ha pesanti ricadute sulle cittadine e i cittadini, sull’economia dell’area e potrebbe essere un punto di snodo rispetto ad altre inchieste sui rifiuti in Veneto e che hanno portato ad arresti eccellenti”. Ieri Zardini ha chiesto l’intervento della magistratura per fare chiarezza. “L’inchiesta di Fanpage sulle connessioni tra imprese e interessi privati della Sesa di Este e politici della Lega con incarichi di livello governativo e quindi con interessi pubblici – almeno idealmente – sta aprendo un autentico vaso di Pandora. Quello che c’è dentro credo lo scopriremo nei prossimi giorni, perché probabilmente siamo solo all’inzio della vicenda”, afferma Zardini. “Certo non promette nulla di buono che il responsabile delle relazioni esterne di una ditta di smaltimento rifiuti fosse contemporaneamente spin doctor e addetto alla comunicazione del sottosegretatio all’ambiente Vannia Gava e poco fa, davvero, che lo abbiano dimesso. Credo ci sia bisogno di un approfondimento, spero anche della magistratura, per verificare se siano stati commessi illeciti e se ci siano stati, come afferma l’inchiesta di Fanpage, trasferimenti di denaro dalle società collegate a Sesa alla Lega di Salvini, se eventualmente siano stati commessi degli illeciti e infine se la Regione Veneto e le altre amministrazioni coinvolte abbiano operato sempre e solo nell’interesse pubblico”.

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