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Pnrr, Martella: «Il governo certifica la resa»

Il ministro Fitto non ha dipanato alcun dubbio. Comuni abbandonati a se stessi

L’ufficio studi del Parlamento smentisce l’esecutivo: «Non ci sono coperture alternative»

«L'informativa del ministro Fitto ha certificato di fatto la resa del governo sul Pnrr, in quanto non in grado di mantenere gli impegni presi con gli enti locali». Lo rileva il senatore e segretario veneto del Partito democratico, Andrea Martella. «Nella gestione di questo dossier, il più importante dell’ultimo decennio, il governo mostra tutti i suoi limiti e, cosa ancora più grave, nasconde la realtà fattuale agli enti locali e ai cittadini».

Il ministro, continua Martella, «non ha dipanato alcun dubbio, anzi le sue parole hanno fatto crescere le nostre preoccupazioni sui rischi di perdere questa grande opportunità di crescita e sviluppo legata alle risorse del Piano. La revisione prospettata è la perdita di 16 miliardi di euro, di cui 13 miliardi destinati ai Comuni per progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana e contrasto al dissesto, tema di grandissima attualità».

Il governo afferma che ci sono le risorse per completare i progetti avviati nell’ambito del Pnrr dai Comuni, ma viene clamorosamente smentito dallo stesso ufficio studi del Parlamento secondo cui ‘non c’è alcuna copertura alternativa’.

«Tagliare così progetti già in fase di cantierizzazione è assurdo e rischia di avere conseguenze devastanti dal punto di vista economico e sociale. Il Partito democratico chiede al governo di fermarsi e di non modificare in questa maniera il Pnrr», suggerisce Martella. «C'è ancora un margine fino alla fine di questo mese per scongiurare la perdita di queste risorse. Si coinvolgano i Comuni, si attivi una fase di confronto con le parti sociali, perché quello che l'Italia non può permettersi è il naufragio di questo Piano».

La situazione è ancora più difficile «per quei tanti Comuni del Veneto che hanno rispettato gli impegni. Non solo, avendo un bilancio sano, hanno ottimizzato tutti i progetti e fatto fronte all’aumento dei prezzi verificatosi negli ultimi 18 mesi. Ai sindaci servono certezze e indicazioni su come dovranno agire, visto che in molti casi hanno i contratti per l’avvio dei lavori sono pronti o, addirittura, decine di cantieri sono già stati aperti».

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