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Nuovo Piano Casa: "È ora di cambiare rotta"

Il gruppo consiliare del Partito democratico: “La priorità è la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio”

“Dal Piano Casa alla Casa di Greta”. Con questa immagine, che fa riferimento alla giovane attivista per il clima Greta Thunberg, il Gruppo consiliare del PD ha presentato questa mattina le proprie proposte in vista della discussione in Aula di mercoledì sul Piano Casa. “Dopo 10 anni di applicazione del Piano Casa, è tempo di cambiare rotta e dare alla legge una nuova priorità: la riqualificazione dal punto di vista energetico il patrimonio edilizio del Veneto – ha sottolineato il capogruppo Stefano Fracasso -. Su un milione di edifici residenziali, l’84% è stato costruito prima del 1991. Questo significa che abbiamo un colabrodo edilizio, dal punto di vista del risparmio energetico, e che le nostre famiglie pagano tantissimo di bollette. La prima vera decisione che dobbiamo assumere è quindi di guardare a un nuovo modello, che è quello indicato anche dall’Unione Europea al quale anche l’Italia dovrà adeguarsi”. Da qui le proposte del Gruppo che mettono al centro la riqualificazione e si muovono lungo due assi. “Da un lato, i ‘premi’ previsti dal Piano per gli interventi di ampliamento (+60% con credito edilizio) e di abbattimento e ricostruzione (+100% con credito edilizio) devono essere assegnati a un preciso obiettivo energetico: la classe A4, quella a massimo risparmio – ha aggiunto il consigliere Bruno Pigozzo -. Dall’altro, vanno escluse dal credito edilizio le zone agricole, le attività produttive e gli edifici pubblici. In questo modo possiamo dare efficacia al piano tutelando le aree agricole, evitando le speculazioni e soprattutto sostenendo famiglie e imprese in una campagna di riqualificazione energetica che fa bene all’ambiente, all’economia e alla bolletta”.

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