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Narduolo: Svuotare gli hub e organizzare accoglienza diffusa

Sul caso Bagnoli, la deputata padovana del Pd interroga il ministro Minniti: “Si inizi lo svuotamento degli hub e si organizzino l’accoglienza diffusa e CIE regionali”

Dopo i gravi fatti di cronaca accaduti negli ultimi giorni a Bagnoli di Sopra, la deputata padovana Giulia Narduolo ha depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno Marco Minniti sulla situazione non più sostenibile dei due hub di San Siro e Conetta, dove sono ospitati circa duemila migranti. Domenica scorsa la deputata della bassa padovana ha partecipato alla manifestazione indetta dai sindaci di Bagnoli, Agna e Cona per chiedere a gran voce lo svuotamento e la chiusura definitiva di quelli che sono stati definiti “campi di concentramento”. “Comprendo la frustrazione dei sindaci per il clima molto teso che si è creato all’interno delle loro comunità” dice preoccupata Narduolo. ‎”Anche per questo ho deciso di presentare l’interrogazione al ministro Minniti. E’ necessario passare dai grandi hub all’accoglienza diffusa e allo steso tempo creare un Centro di Identificazione ed Espulsione regionale (CIE). Il ministro conosce bene la situazione veneta, ma ora non possiamo permetterci di far passare altro tempo”. La parlamentare del Pd chiede al ministro se ‎nell’immediato sia possibile implementare il personale delle forze dell’ordine presente a Bagnoli, Agna e Cona, per garantire una presenza più concreta e capillare sul territorio. “Intendo soprattutto avere risposte su quali siano le reali tempistiche per l’applicazione dei nuovi criteri di accoglienza diffusa che, secondo l’intesa tra Ministero e Ance, prevedono la proporzione di 2,5 migranti ogni 1000 abitanti. Date le circostanze e la pericolosa strumentalizzazione in atto da parte di forze politiche estremiste, che potrebbe causare ancor più gravi episodi di ordine pubblico, ribadisco che è necessario intervenire con misure urgenti e straordinarie per arrivare allo svuotamento dei due hub e riportare al più presto equilibrio e normalità in queste comunità”.

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