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MENSE OSPEDALIERE. Grave continuità con il passato

La Lega e Zaia smettano di scappare. Bisato: «Preoccupanti i rilievi di Anac e Consiglio di Stato»

«È davvero preoccupante che sulla ristorazione negli ospedali veneti la giunta Zaia non abbia rispettato la concorrenza, in piena continuità con la precedente giunta Galan. Non siamo sicuri vorrà farlo in futuro». Il segretario veneto del Partito democratico, Alessandro Bisato, alla vigilia del voto consiliare sulla risoluzione presentata dal Pd che richiama l’articolo 51 del Codice degli appalti e i principi comunitari della libera concorrenza sottolinea le «gravi irregolarità rilevate dal Consiglio di Stato e dall’Autorità anticorruzione (ANAC) sugli appalti fatti dalla Regione Veneto per la ristorazione negli ospedali. Il Consiglio di Stato ha annullato l’aggiudicazione dei lotti 1, 3 e 6, mentre l’anticorruzione ha deliberato l’illegittimità delle procedure di gara. In pratica, le gare di appalto, almeno secondo Anac e Consiglio di Stato, avrebbero favorito un unico soggetto, la Serenissima ristorazione di Mario Putin, definito dalla stampa lo Zar della ristorazione veneta e molto amico di Giancarlo Galan». Domani il Consiglio regionale è chiamato a esprimersi sulla risoluzione in cui si chiede di rivedere la gara per l’affidamento del servizio, vinta da Serenissima, alla luce del parere dell’Autorità nazionale anticorruzione. La risoluzione è rimasta in sospeso perché la maggioranza venerdì scorso ha fatto mancare il numero legale al momento del voto. «Ci auguriamo», conclude Bisato, «che la Lega e gli uomini del presidente non continuino a scappare, ma contribuiscano a chiarire una vicenda finita sotto la lente degli organi di controllo nazionali e forse paradigmatica della continuità nella gestione del potere della Lega e di Zaia in Veneto».

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