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La ripresa dell'occupazione a Nordest

ECONOMIA. A dicembre 2017 più occupati che nel 2008

La ripresa che da tre anni sta guidando l’Italia fuori dalla peggiore crisi economica dell’ultimo secolo si percepisce chiaramente anche a Nordest e ha effetti positivi sul mercato del lavoro. Secondo i più recenti dati rilasciati dall’Istat il 2017 si è chiuso con 5 milioni 111 mila occupati nelle tre regioni. Di fatto è stato superato il picco come numero di occupati del 2008, allora erano 5 milioni 68 mila. Il dato è positivo soprattutto perché è considerato al netto dei lavoratori stagionali. «In dieci anni abbiamo recuperato tutta l’occupazione persa durante la crisi e stiamo addirittura aumentando il numero di donne e uomini che lavorano», afferma il segretario veneto del Pd Alessandro Bisato. «Ora è necessario consolidare la ripresa ed estenderne i benefici per eliminare le ancora pesanti situazioni di lavoro precario e sottopagato. Il fenomeno colpisce soprattutto i giovani, solo nel 2016 se ne sono andati in quasi diecimila dal Veneto, e contribuisce a rendere poco attrattiva la nostra area». Le rilevazioni di Unioncamere veneto confermano la tendenza e, nello specifico veneto alzano l’asticella degli occupati a 2 milioni 129 mila persone con un aumento dell’1,8 per cento rispetto a un anno prima. Crollano le ore di cassa integrazione ferme a poco più di 5,5 milioni equivalenti a un – 57,1 per cento sull’anno precedente. Si alza anche il tasso di occupazione passato dal 64 al 66,2 per cento in dodici mesi, mentre scende il tasso di occupazione. Era al 7 per cento a fine 2016, ora è al 5,9 per cento. «La strada da percorrere per uscire definitivamente dalla crisi e soprattutto per una ridistribuzione delle risorse efficace è ancora lunga», dice Bisato, «ma è nei momenti favorevoli, quando si allenta la pressione sociale, che le buone amministrazioni – locali, regionali e statali – lavorano per prevenire i rischi del futuro».

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