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Inquinamento a Pederobba. Serve uno studio

Zanoni: “La Regione intervenga per consentire lo studio epidemiologico del professor Crosignani richiesto da migliaia di cittadini”

“Gli abitanti di Pederobba e della Pedemontana stanno aspettando da troppo tempo uno studio epidemiologico che verifichi eventuali danni alla salute dopo vent’anni di incenerimento di pneumatici nella Cementirossi. L’Ulss prima ha dimostrato disinteresse per un’indagine salvo poi decidere di bloccare l’incaricato esperto internazionale, il professor Crosignani, avocando a sé l’indagine. La Regione intervenga per permettere lo studio Crosignani, accanto a quello Ulss, così come vuole la popolazione locale”. A chiederlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni tramite un’interrogazione sottoscritta anche dalla collega Alessandra Moretti. “Il Comune di Pederobba – ricorda l’esponente trevigiano del Pd – ha inizialmente incaricato un consulente, il professor Roberto Fornasier, di tracciare le linee guida per l’individuazione dell’esperto cui affidare il coordinamento del progetto, percorso che ha portato alla scelta del professore Paolo Crosignani, scienziato di fama internazionale. La strada sembrava tracciata, invece l’Ulss ha formalizzato un clamoroso dietrofront opponendosi all’indagine con il metodo ‘caso controllo’ del professor Crosignani – validato e riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale – mirato sulla sorgente emissiva e sulle patologie eventualmente insorte nell’area di ricaduta dei relativi inquinanti. Area che, è bene sottolinearlo non coinvolge solo Pederobba, ma anche i Comuni di Cavaso, Cornuda, Crocetta, Maser, Caerano, Alano di Piave e Segusino”. Una retromarcia che ha portato alle dimissioni del professor Fornasier che si è lamentato molto duramente per la non pertinenza scientifica delle motivazioni del diniego. “È strano che prima l’Ulss affermi che non ci sono problemi e che lo studio non serve e poi lo avochi a sé pur di bloccare il metodo Crosignani. I gruppi e le associazioni rappresentate nella Consulta ambientale di Pederobba, coerentemente, pretendono questa indagine retroattiva e mirata sulla fonte inquinante. Lo fanno ricordando che sono state raccolte quasi settemila firme tra la popolazione e che la petizione chiedeva espressamente che, prima di autorizzare l’incenerimento anche della plastica – come richiesto dalla Cementirossi – si andasse ad verificare se l’inquinamento da incenerimento ha danneggiato la salute. Ora, visto che i costi per l’indagine epidemiologica del professor Crosignani con il metodo ‘caso controllo’ sono già interamente coperti dallo stanziamento del Comune – conclude Zanoni – sollecito la Giunta regionale a intervenire presso la Ulss, in modo che i cittadini possano avere quelle rassicurazioni che continuano, inutilmente, a chiedere. Non si spiega infatti, perché non si possano realizzare entrambe gli studi”. Di questo si parlerà durante l’incontro organizzato dalla Consulta Ambiente del Comune di Pederobba per lunedì prossimo alle 20.30 presso la palestra comunale di via Roma, a cui parteciperà il consigliere Zanoni e dove interverranno come relatori i professori Paolo Crosignani e Roberto Fornasier.

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