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Il Gruppo Pd fa il punto su cinque anni di “opposizione governante” e di vacuità di Zaia


Con appena 12 consiglieri su 60 il Gruppo regionale è riuscito a fare molto più di quanto i numeri permettessero e questo grazie alle divisioni nel centrodestra ed all’impegno, alla determinazione ed alla compattezza messi in campo dai democratici a Palazzo Balbi, non a caso definiti “opposizione governante”. Proprio per dar conto dei risultati ottenuti e per mettere in evidenza la vacuità dell’azione amministrativa di Zaia ieri all’auditorium del conservatorio si è tenuto un incontro con il consigliere regionale polesano Graziano Azzalin, il capogruppo Pd in consiglio regionale Lucio Tiozzo, il segretario del Pd Julik Zanellato ed il parlamentare Diego Crivellari. “La Giunta – ha sottolineato Azzalin – si è dimostrata completamente incapace di avviare un’azione organica e di programmare: ha sguarnito la prevenzione ed è stata poi costretta ad inseguire le emergenze, ha affrontato la crisi smantellano i fondi di rotazione per regalare mance a fondo perduto senza alcuna logica come è successo col ‘click day’ del fantomatico  Protocollo d’intesa per il rilancio produttivo e la reindustrializzazione del Polesine che si è rivelato un pacco così come il Patto per il Veneto sbandierato da Zaia” Entrando nello specifico delle tematiche locali, Azzalin ha evidenziato come “grazie al sostegno del gruppo, tanti sono stati poi i temi più marcatamente polesani, che, in questi anni, sono stati posti come questioni di primaria importanza sul tavolo della Giunta: dalla Centrale di Polesine Camerini allo smantellamento della sanità nella nostra provincia, dal problema della subsidenza e della necessità di bloccare le trivellazioni all’importanza della sicurezza idrogeologica e del ruolo dei consorzi di bonifica, dalle tematiche inerenti il settore primario polesano, con i problemi relativi all’agricoltura, alla pesca, alla salvaguardia delle lagune, al tema imprescindibile dello stop al consumo di suolo, fino alla valorizzazione delle aree protette e del Parco del Delta, con la scelta forte a favore dell’interregionalità. Proprio su questi temi così importanti non ci siamo limitati i contrastare ed indirizzare l’azione della maggioranza, ma abbiamo presentato una serie di leggi quadro che sono la testimonianza di come il Pd metta nero su bianco le proprie proposte concrete”. E se il segretario provinciale Zanellato ha rimarcato “la concretezza del Pd rispetto alla vuota azione della Giunta Zaia”, Crivellari ha evidenziato come sia stato “portato avanti a tutti i livelli un lavoro di intessitura dei viari piani di azione del Pd, fra regionale, locale e nazionale”. A chiudere la serata dopo gli interventi del pubblico è stato il capogruppo Lucio Tiozzo, che ha sollecitato i presenti: “Vi ricordate – ha chiesto – di qualche iniziativa programmatica messa in campo da Zaia che abbia pianificato qualcosa per il futuro? Non sforzatevi: non c’è. La sua azione si è esplicitata nel commento delle notizie del giorno per guadagnarsi spazio sui giornali e nel continuo attacco al Governo sul quale cerca di scaricare sempre le proprie responsabilità, di fatto ammettendo di non essere in grado di fare niente. Si pensi, solo per fare un esempio ai trasporti ed alla logistica che, per una Regione che ha una posizione geografica strategica a livello europeo, dovrebbe rappresentare una priorità: la legge in vigore è ancora la ‘Legge Sartori’ del ’90. Nel frattempo, però, Zaia ha pensato bene di spendersi per la pagliacciata propagandistica dell’indipendenza. Ecco, il Veneto merita di essere governato e non di essere ridicolizzato”.

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