top of page

Attrazione investimenti. PD: "Legge lontana dal contesto veneto"

Camani: "Provvedimento senza visione e strategia per il futuro"



“Abbiamo cercato di contribuire con i nostri emendamenti a migliorare questo testo di legge e certamente ci siamo in parte riusciti. Ma questo provvedimento resta lontano dal cogliere l’obiettivo che si era prefissato”.


Il giudizio, espresso in aula sul progetto di legge sulle ‘Disposizioni in materia di attrazione degli investimenti nel Veneto’, è della capogruppo del Pd, Vanessa Camani.


Guardando all’articolo 1 della legge “che è quello più importante sul piano politico”, l’esponente dem ha evidenziato come “l’attrattività degli investimenti è un’iniziativa fondamentale, non a caso perseguita dall’Ue e da altri Stati e Regioni. Ma va portata avanti calandoci nel contesto produttivo, occupazionale e sociale del nostro territorio. Ben sapendo che le risorse a disposizione sono limitate, ovvero appena 40 milioni su un bilancio da 17 miliardi, e che la concorrenza delle altre Regioni, che già si stanno attrezzando, è agguerrita”.


“Dobbiamo abbandonare la logica che spesso ha caratterizzato le politiche regionali, quella dei finanziamenti a pioggia, costruendo invece politiche industriali serie ed efficaci. Non discutiamo ad esempio le partnership tra pubblico e privato, ma vorremmo discutere sull’impronta che si vuole dare a queste iniziative. L’istituzione regionale ha il dovere e la responsabilità di trovare una sintesi tra gli interessi delle imprese, quelle dei lavoratori e quelle del territorio. I nostri emendamenti avevano proprio questo obiettivo: definire il target verso cui tendere. Purtroppo, volutamente, questa legge è stata tenuta su un piano generico di intenti: si tratta di un’occasione persa perchè questo era il momento di indirizzare finalmente le politiche industriali del Veneto”.


“Dov’è il Veneto in questa legge? Dove la valorizzazione degli imprenditori di cui questo governo regionale si riempie la bocca, sbandierando un’eccellenza che poi nei fatti non viene valorizzata? Non c’è insomma alcuna prospettiva, in grado di disegnare il Veneto del 2035. Nel frattempo, all’orizzonte, avanzano nuvole nere. Ecco perché – ha concluso Camani – questo impianto di legge, pur migliorato con la nostra iniziativa, continua a non convincerci”.

bottom of page