La capogruppo del PD in Consiglio regionale: "Intervento intellettualmente disonesto, serve discussione di sostanza”

“Dal presidente Zaia mi attendevo un intervento in Aula, da noi chiesto da settimane, più di sostanza e soprattutto non intellettualmente disonesto. Da parte sua infatti abbiamo assistito al tentativo di sminuire la portata della sentenza della Corte costituzionale sulla legge Calderoli: ma non è così che si può pensare di aprire un ragionamento serio, da tenersi in questa sede, sulle possibili nuove forme di autonomia differenziata”.
La presa di posizione è della capogruppo del Pd, Vanessa Camani, in replica al presidente della Giunta regionale.
“È un atteggiamento di retroguardia quello di guardare a ciò che resta in piedi della Calderoli dopo la sentenza, nell’evidente tentativo di proseguire con la logica della speculazione propagandistica. La realtà è che la Corte non solo smonta la legge ma ribalta l’impostazione leghista sull’autonomia. Perchè dice che l’autonomia esiste solo se è collaborativa e convergente verso l’unità della Repubblica. Zaia a questo proposito si dimentica di dire che, sotto il suo governo, la Regione propose un quesito referendario chiedendo ai cittadini se volevano una repubblica sovrana e indipendente. Senza dimenticare che il riferimento all’unità del Paese scompare persino nello Statuto della Regione”.
Camani ha quindi evidenziato che “la Corte esclude l’attribuzione massiva di materie, perchè ciò va in contrasto con i principi di sussidiarietà e collaborazione. Eppure Zaia ha ancora in mano la delega che gli venne data, ovvero quella di chiedere l’attribuzione, tutte e subito, di 23 materie. Una mossa fondata su una logica di potere da ‘padroni a casa nostra’: una leva per quantificare esclusivamente soldi e non per guardare ai bisogni delle persone. Oggi serve un cambio di impostazione: dopo tre decenni, ridursi come fa Zaia a portare a casa solo un pezzetto di Protezione Civile dimostra l’inefficacia della proposta leghista. Noi oggi vogliamo rilanciare un’autonomia differenziata che rimetta al centro i bisogni dei cittadini e le specificità del territorio”.