top of page

Garda, firmata convenzione per nuovo collettore

Intesa tra ministero dell’Ambiente, regioni e Ats. In arrivo 100 milioni di euro per rifare l’impianto. Un risultato decisivo per il futuro del lago frutto dell’impegno dei deputati veronesi Alessia Rotta e Diego Zardini

È stato firmato pochi minuti fa al ministero dell’Ambiente la convenzione operativa per la realizzazione del nuovo collettore del Garda. Con l’intesa, il ministero mette a disposizione 100 milioni di euro per le opere e stabilisce la suddivisione dei compiti tra enti locali e aziende pubbliche. L’accordo è stato siglato dai rappresentanti del ministero e delle regioni Veneto e Lombardia, dall’ufficio d’ambito di Brescia, dal consiglio di bacino “Veronese” e dall’associazione temporanea di scopo “Garda Ambiente”. Alla firma hanno partecipato anche i deputati veronesi Alessia Rotta e Diego Zardini, artefici di un’opera di convincimento e di pressione nei confronti del governo durata anni e risolta positivamente la scorsa estate. Il sindaco Giovanni Peretti, presidente di Ats rileva il «grande risultato. L’obiettivo comincia a essere in vista. Come Ats ci siamo impegnati perché tutti i sindaci compartecipino alla spesa. Ora dovremo decidere insieme quali saranno le ripartizioni, ma intanto sottolineiamo che è un tavolo di regia che ha funzionato». «La firma del protocollo è il riconoscimento dell’importanza del lago di Garda», afferma la deputata veronese Alessia Rotta. «Il lago è un sito di interesse nazionale, cui sono destinate risorse, interesse e opere. Ringrazio in particolare il ministro Luca Lotti – che per primo da segretario del Cipe ci ha ascoltati – il ministro Gianluca Galletti e la direttrice Gaia Checcucci per averci con pazienza seguito. Ma il pensiero non può non andare ad Alberto Tomei che ha tanto lavorato per ottenere questo risultato e che oggi ci manca più che mai».

«Una giornata storica per il Garda», afferma il deputato veronese Diego Zardini. «che premia anni di lavoro fatti insieme con la collega Alessia Rotta. Ma, al di là della soddisfazione personale, il risultato più importante è per l’ambiente, per il lago e per tutti cittadini. Con il rifacimento del sistema di depurazione e di convogliamento delle acque bianche e nere, metteremo in sicurezza l’intero bacino». Grazie all’accordo il ministero dell’Ambiente mette a disposizione 100 milioni di euro 60, per coprire i lavori sulla sponda bresciana e 40 per coprire quelli sulla sponda veronese. Sempre il ministero anticiperà 700 mila euro per la progettazione esecutiva dell’opera.

bottom of page