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Ferrovie al collasso. De Menech: «Dal 1 giugno si cambia»

«Dal 1 giugno si cambia, il trasporto regionale va radicalmente riformato perché così è impossibile continuare». Lo afferma il segretario regionale del Pd, Roger De Menech, dopo l’ennesima umiliazione subita dai pendolari veneti ieri a Treviso. «Ci sono oltre 160 mila persone che ogni giorno perdono ore sui treni. E’ una situazione che dura da anni e oggi non è più sopportabile». Il treno bloccato mercoledì 6 maggio a Treviso perché sovraccarico «è l’emblema di un sistema di trasporto portato al collasso da Galan, Chisso e Zaia», ricorda il segretario. «Nel periodo 2003 – 2014 Chisso e Zaia hanno speso per le strade 933,71 milioni di euro e la miseria di 78,24 milioni per le ferrovie». «Con Alessandra Moretti al governo della Regione invertiremo questa tendenza scellerata e verrà ristrutturata completamente la mobilità in tutti i suoi aspetti». «Primo punto: faremo le gare per il servizio di trasporto ferroviario e le faremo seriamente, non con i comunicati stampa. Secondo punto: ridurremo drasticamente i tempi di percorrenza dei treni. Oggi per arrivare a Venezia, Padova, Vicenza e Verona dalle altre città i treni impiegano lo stesso tempo che impiegavano nel 1938. Terzo punto: faremo un biglietto unico per tutto il trasporto regionale comprensivo di autobus urbani, extraurbani, tram, treni e vaporetti. Quarto punto: riorganizzeremo l’intero sistema per integrare le diverse modalità di trasporto, gomma, ferro e acqua».

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