Indagine on line sui giovani in fuga
Quanti giovani abbandonano il Veneto? Come fare per rendere attrattivo il tessuto produttivo e sociale della nostra regione. Il Partito Democratico del Veneto ha deciso di affrontare il tema istituendo nei mesi scorsi il forum ‘Migrazione giovanile dal Veneto’ affidato alla guida di Laura Puppato. Il forum ha avviato un’indagine con la distribuzione di un questionario online per conoscere i motivi e la destinazione dei nuovi flussi migratori.
Il questionario può essere compilato a questo link.
«Stiamo raccogliendo dati e informazioni su questo fenomeno che interessa la parte più attiva della popolazione. Negli ultimi 10 anni il Veneto ha perso ufficialmente oltre 23 mila ragazzi tra i 18 e i 35 anni, con una quota che sfiora il 10 per cento dell’intera popolazione regionale in quella classe di età, il doppio rispetto alle regioni contermini. Questo ci ha messo in allerta e il PD ha deciso di comprendere di più, chiedendo a chi è ‘altrove’ le ragioni di questa scelta e le condizioni poste per tornare qui e poter restituire in termini di competenze e lavoro ciò che hanno ricevuto in termini formativi», spiega Laura Puppato. Il Partito Democratico approfondirà questo tema che rischia di limitare le potenzialità della nostra regione che già oggi si stima perda 1,8 miliardi di euro l’anno in termini di Pil, con un’Agorà a cui parteciperanno esperti e studiosi.
Il questionario è in corso di distribuzione e sarà disponibile ancora per qualche settimana alle risposte dei veneti che hanno cambiato residenza. I dati raccolti fungeranno da traccia per una lettura ragionata di questo flusso di emigrazione qualificata, particolarmente grave per un territorio che invece ha necessità di trattenere persone di talento, mediamente con competenze e qualifiche alte.
Ogni anno, dal 2010 a oggi, alcune migliaia di persone lasciano il Veneto per trasferirsi in Emilia Romagna, Lombardia, in un altro paese europeo o più lontano Stati Uniti, Canada, Australia, Asia o America Latina. Sono in parte considerevole giovani fino a 35 anni e con tassi di scolarizzazione molto alti. Il fenomeno ha cominciato a occupare il dibattito pubblico negli ultimi tre anni combinandosi con la carenza di personale evidenziata recentemente dal settore privato nel post pandemia.
«Dalle informazioni già disponibili», anticipa Puppato, «evidenziano l’inadeguatezza del tessuto sociale e produttivo a offrire prospettive competitive rispetto alle regioni contermini, all’Europa e ad altri paesi del mondo».
Entro la fine dell’estate il PD del Veneto organizzerà un’apposito momento di approfondimento in presenza e via web in cui presentare, conclude Puppato, «assieme alle realtà accademiche di ricerca e formazione, del lavoro e ai decisori politici, le proposte per rendere nuovamente attrattivo il tessuto produttivo, formativo e sociale del Veneto».