«Credo opportuno arrivare alla riunione della direzione nazionale di domani senza esacerbare ulteriormente i toni, ma con la volontà di trovare soluzioni concrete alla nostra crisi». Lo afferma il segretario regionale del Partito Democratico Alessandro Bisato, preoccupato per l’escalation che in queste giornate vede posizioni diverse contrapposte in modo «molto agitato, quasi violento e con un atteggiamento da tifoserie incapaci di ascoltare ciascuno le ragioni degli altri». Ci sono stati molte sbavature in questi giorni, nella scelta dei tempi, dei modi e persino degli strumenti, come quel sito internet che per qualche ora ha reso pubbliche le posizioni dei singoli membri della Direzione. «A nessuno serve una comunità divisa», dice Bisato, «tutti abbiamo a cuore l’unità del partito, ma deve essere reale, una condizione di libertà di critica e di pensiero, non una gabbia entro la quale non ci si può muovere. Ci si arriva abbassando la voce quel tanto che basta per ascoltarsi e confrontarsi, senza sgambetti e senza finzioni. Dobbiamo darci la pena di analizzare la sconfitta e di ricostruire insieme una visione comune e una prospettiva per il Paese. Il resto, le lotte interne, le voci sovrapposte, le correnti vere o presunte sono già state sonoramente bocciate dai cittadini il 4 marzo e faranno ulteriormente il male del partito democratico. Fermiamoci prima che sia troppo tardi!».
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