Bisato: «Strumentali polemiche del sindaco di Treviso. Si dia da fare per distribuire le risorse disponibili»
«Il governo ha stanziato 28 milioni di euro per i bisogni alimentari delle persone più deboli in Veneto e il sindaco di Treviso, il Comune veneto più ricco e il quinto capoluogo d’Italia per ricchezza assoluta si lamenta. Ricordo che il provvedimento del governo, in tutto 400 milioni di euro per aiutare chi non ce la fa ad acquistare provviste di cibo, è stato preso in accordo con l’Anci nazionale, l’associazione di Comuni di cui il sindaco trevigiano è il massimo esponente regionale. Dovrebbe lamentarsi in primo luogo con se stesso, visto che se anche avesse bisogno di più fondi per acquistare cibo agli indigenti, non è stato in grado di dimostrarlo e di convincere il governo.
Ci sono centinaia di sindaci in tutto il Veneto, soprattutto di comuni medi e piccoli che non perdono tempo in lagne e si danno da fare per alleviare le conseguenze sanitarie ed economiche di questa crisi. Siano un esempio per tutti.
In secondo luogo, il sindaco di Treviso dovrebbe prendersela con la Regione Veneto che finora ha messo 0 euro di contributo per i commercianti, 0 euro di contributo per i lavoratori precari, 0 euro di contributo per i lavoratori dei trasporti, 0 euro di contributo per i senzatetto, 0 euro di contributo per gli albergatori, 0 euro di contributo per i ristoratori. Consiglio al sindaco di Treviso di rimboccarsi le maniche e trovare il modo più intelligente ed efficace di distribuire già nei prossimi giorni i 450.627,64 euro assegnatigli dal governo per le centinaia di persone che nel suo comune fanno i conti quotidianamente con disparità e disuguaglianze inaccettabili. Se lo desidera, può sempre aggiungere gli zero euro assegnatigli da Zaia». Lo afferma il segretario veneto del Partito democratico e sindaco di Noventa Padovana, Alessandro Bisato.
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