La segreteria nazionale del Partito democratico ha chiarito che i Congressi straordinari regionali e provinciali potranno essere svolti solo se la loro celebrazione è prevista entro il 31 maggio. La nota della segreteria nazionale è arrivata il 23 maggio ed è firmata dal responsabile organizzativo Lorenzo Guerini.
Come nel resto d’Italia, anche in Veneto le procedure congressuali, previste per il 3 luglio prossimo, sono sospese. L’attività organizzativa del Pd Veneto prosegue con la commissione nominata dall’assemblea il 9 aprile scorso, coordinata dal responsabile organizzazione Filippo Silvestri. L’attività sarà concentrata secondo il percorso delineato dal segretario nazionale Matteo Renzi per affrontare gli appuntamenti dei prossimi mesi: le elezioni amministrative, la raccolta delle firme per il referendum costituzionale, il voto del referendum stesso e, subito dopo, l’avvio del percorso congressuale.
«Ora è importante rimanere uniti per vincere più comuni possibile alle amministrative e, soprattutto per il referendum costituzionale», afferma il segretario Roger De Menech. «Concluso questo percorso ci sarà modo di confrontarci con grande franchezza».
Il referendum costituzionale, ricorda De Menech, «è l’appuntamento più importante di tutta la legislatura. L’approvazione del referendum, possibilmente con un ampio vantaggio dei Sì, darà più forza alla nostra maggioranza impegnata in un processo di riforme cruciale per l’economia e per la società. Il Sì aumenterà la credibilità e il peso politico dell’Italia in Europa, contribuendo ad avviare quelle modifiche senza le quali l’Ue si ritrova impantanata negli egoismi nazionali e particolari».
Dal giorno dopo il referendum verrà anticipata la fase congressuale, prevista originariamente a fine 2017, che coinvolgerà il partito democratico ad ogni livello.
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