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Bisato: "Il Pd baluardo del sistema democratico"

Ampia partecipazione venerdì 4 agosto al dibattito proposto dalla Festa de L’Unità di Quinzano (Verona) che ha visto protagonisti il segretario regionale del Pd, Alessandro Bisato e il deputato veronese Diego Zardini. Tema dell’incontro il futuro prossimo della politica italiana, con il Pd chiamato a fare da argine verso i populismi che cavalcano fenomeni dirompenti, come le migrazioni. Ad introdurre la serrata è stato Diego Zardini, deputato veronese, tra gli organizzatori della storica Festa, famosa per la buona cucina, i grandi dibattiti di politica e le serate di spettacolo. “Il governo del paese è retto dalla responsabilità del PD, che rimane l’ultimo baluardo contro la deriva demagogica e populista grillina e leghista”, spiega Zardini, “uan demagogia che funziona per captare facile consenso ma non offre soluzioni ai problemi degli italiani”.

“In un periodo in cui gli attacchi alla politica si moltiplicano con singolare veemenza e rischiano di delegittimare persine le istituzioni, il ruolo del nostro partito”, afferma Bisato, “rimane quello di assicurare il governo del paese con un’agenda progressista e condivisa e di continuare l’attività di mediazione politica con i cittadini, le imprese, le associazioni e i corpi sociali italiani per mantenere attivo il collegamento tra istituzioni e cittadini. Per quanto imperfetta, questa è la democrazia. Sui temi più pressanti, come sulle questioni locali, l’apertura del Pd alla discussione con chi desidera confrontarsi è la stessa di sempre”. Nel corso dell’incontro, è stato affrontato anche il tema del referendum sull’autonomia. “Noi siamo per dare alle regioni maggiore autonomia, come previsto dalla Costituzione attuale, anche perché è stato il centrosinistra a prevedere che le Regioni postessero ottenerla”, ricorda Bisato. “Però vogliamo togliere dal tavolo tutta la propaganda che viene costruita intorno a questo evento. Oltre ai 14 milioni di costo del referendum, Zaia ha deciso di spendere centinaia di migliaia di euro dei contribuenti veneti per la promozione dell’evento. Mi sembra spropositato e non siamo d’accordo che un tema serio come quello dell’autonomia venga strumentalizzato come volano della carriera politica del presidente”. “In Veneto il Pd deve raccogliere la sfida riformista”, dice Zardini. “L’occasione del referendum per l’autonomia differenziata prevista dall’art. 116 comma 3, deve essere un momento di apertura verso i cittadini della nostra regione, rivendicando che gli autonomisti, quelli veri, quelli degli enti locali siamo noi del Pd. Dovremo fare una grande azione verità rispetto al referendum per evitare ogni falsità che Zaia sta inserendo nel dibattito, per questo ad una domanda ovvia non potremo che dare risposta positiva, chiedendo perché siano stati persi 16 anni dalla famosa proposta di legge del centrosinistra con Cacciari, Variati, Zanonato e Galante che chiedevano proprio di attivare l’autonomia differenziata della riforma costituzionale del 2001”.

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