AUTONOMIA. Il segretario veneto del Pd chiede alla giunta di archiviare le provocazioni
«Basta perdere tempo con le provocazioni. La giunta regionale cominci a lavorare su risultati concreti. Se non ce la fa o ha difficoltà a elaborare un progetto un po’ più articolato e complesso rispetto alla campagna elettorale, chieda il contributo delle altre forze politiche, delle università , degli enti locali, delle associazioni sindacali e di categoria e della società civile». Alessandro Bisato, segretario regionale del Partito democratico, chiede alla giunta e al suo presidente di «attivarsi seriamente per far fruttare il referendum del 22 ottobre, concentrandosi su obiettivi concreti e realistici che abbiano un impatto positivo sui veneti, sulle imprese e sulle autonomie locali». Esattamente come stanno facendo «la Lombardia guidata da Maroni, compagno di partito di Zaia che dimostra, con i fatti, di andare oltre le contrapposizioni ideologiche e le false guerre – buone solo per aumentare visibilità e consenso – ed Emilia Romagna», che hanno già avviato il tavolo di lavoro con il governo. «È il momento di essere inclusivi con la società e gli enti locali dei nostri territori, a partire da quelli montani», sottolinea il segretario, «per capire quali sono le materie su cui lavorare. Un’azione da fare con i veneti e con lo Stato, non contro lo Stato». «Purtroppo riscontriamo», nota Bisato, «come le sparate avanzate finora dalla giunta siano tanto fuorvianti quanto irrealizzabili. La giunta prenda sul serio il risultato del 22 ottobre come lo hanno preso i veneti. Ora è il tempo di ascoltare e collaborare, non di intraprendere nuove e diverse battaglie, per migliorare la qualità dei servizi offerti ai veneti».