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Azzalin, disimpegno di Enel dal Polesine: “Zaia si faccia promotore dell'apertura di un tavolo

VENEZIA “Il disimpegno di Enel dal Polesine, quasi a sgattaiolare via dopo tutto quello che è successo in questi anni, non credo sia accettabile passivamente, per questo chiedo che Zaia si faccia promotore di un tavolo fra l’azienda ed i rappresentanti istituzionali, in modo da fare chiarezza”. A ribadirlo ancora una volta è il consigliere regionale Graziano Azzalin, che proprio oggi ha presentato un’interrogazione a risposta immediata sul tema. “L’ultima goccia – sottolinea il consigliere polesano – è stato il piano di riorganizzazione presentato dalla Divisione infrastrutture e reti di Enel, con il quale si cancella il centro decisionale “Zona Rovigo” accorpandolo con quello di Verona. Inoltre, delle due Unità operative (le strutture composte dal personale tecnico ed operaio a disposizione della clientela locale) attualmente in campo nel Polesine con base a Badia Polesine e a Rovigo (circa 70 lavoratori di cui 20 dedicati all’area di Badia) ne rimarrà una sola accentrata su Rovigo e questo indebolimento della presenza diretta nel territorio rischia di influire negativamente sulla continuità del servizio, allungando i tempi di intervento in caso di guasti o interruzioni nell’erogazione di energia e complicando le operazioni a sportello per aziende e privati”. Il tema era già stato sollevato dalle organizzazioni sindacali, oggi Azzalin lo riporta all’attenzione della Giunta regionale sottolineando come anche le vicende legate alla riconversione ed al mancato smantellamento del gruppo 1, da effettuarsi a prescindere e, quindi, fortemente caldeggiata dalle istituzioni locali come primo segno tangibile di attenzioni nei confronti del territorio, “verso il quale l’azienda energetica non sta mostrando attenzione e chiarezza pari alla disponibilità che, invece, negli anni ha potuto registrare nei suoi confronti”. E’ per questo che il consigliere del Pd chiede al presidente Zaia con la sua interrogazione “se non ritenga necessario aprire con Enel un tavolo di trattativa e confronto a livello regionale, coinvolgendo Provincia ed enti territoriali locali, in modo da chiarire politiche e strategie aziendali relative alla provincia di Rovigo, così pesantemente interessata dalle scelte della società , le cui ricadute hanno significativi effetti in tutto il tessuto socio-economico ed ambientale del Polesine”.

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