La deputata veneta del Pd, Gessica Rostellato, chiede al Ministero delle politiche agricole e a quello della salute di chiarire la data limite per la denuncia degli alveari
“In questo momento gli apicoltori veneti vivono l’incertezza nei loro rapporti con le istituzioni, per via di una differenza di date di scadenza degli obblighi cui devono assolvere. Chi detiene alveari, ricorda Rostellato, è tenuto a fare ogni anno una denuncia alle autorità e nel 2009 è stata creata l’anagrafe apistica nazionale. La denuncia è prevista in una legge regionale del 1994 e una legge statale del 2004. Peccato che le due norme abbiano fissato due date diverse come scadenza per presentare la denuncia. La legge regionale 18 aprile 1994 n. 23 all’articolo 7 prevede infatti il 30 novembre come data entro la quale inviare la comunicazione da parte degli apicoltori. Invece, la legge nazionale n. 313 del 2004 (articolo 6) fissa il termine ultimo al “31 dicembre degli anni nei quali si sia verificata una variazione nella collocazione o nella consistenza degli alveari in misura percentuale pari ad almeno il 10 per cento in più o in meno”. «Il termine è quindi al 30 novembre o al 31 dicembre? Considerato che dal 2016 è prevista una sanzione che varia da 1.000 a 4.000 euro per chi non denuncia entro i termini», afferma Rostellato, «e che essere in regola con la denuncia è fondamentale per chiedere ed accedere ai finanziamenti europei, avere una data di scadenza certa mi sembra molto importante». La logica sembra far pensare al fatto che sia la legge nazionale a prevalere: sia perché di rango superiore, sia perché è stata emanata in un momento successivo. Tuttavia, «non è possibile lasciare alla ‘presunzione’ la determinazione della scadenza». Per questo la deputata ha presentato un’interrogazione a risposta scritta ai ministeri delle politiche agricole e della salute chiedendo un’interpretazione sul conflitto di date per fare chiarezza una volta per tutte e dare agli apicoltori certezza sui termini di presentazione delle denunce.