Varato il Forum. Martella: «Strumento per ascoltare e coinvolgere i territori».
Hanno partecipato il sindaco di Padova Sergio Giordani e il candidato a Verona, Damiano Tommasi
Gli amministratori veneti del Partito democratico condannano l’aggressione russa all’Ucraina, si impegnano fattivamente nell'accoglienza dei profughi, sollecitano la Regione ad un ruolo di maggiore impulso e coordinamento, e chiedono al governo e al Parlamento di adottare ulteriori misure economiche per fronteggiare le conseguenze della guerra, a partire dal costo di energia e materie prime. Il documento approvato da oltre duecento tra sindaci, assessori e consiglieri comunali veneti viene licenziato al termine della costituzione del Forum degli Amministratori Veneti del Pd, riunitosi per la prima volta oggi a Padova.
Scarica l'ordine del giorno approvato dall'assemblea degli amministratori del PD
All’incontro organizzato in modalità mista, in presenza e in collegamento da remoto, hanno partecipato il sindaco di Padova, Sergio Giordani e il candidato del centrosinistra a Verona, Damiano Tommasi, collegato online.
Il Forum è stato istituito su proposta del segretario regionale Andrea Martella: «sarà strumento utile per ascoltare, coinvolgere e informare tutti gli amministratori locali, eletti direttamente dai cittadini, per collaborare fattivamente al rafforzamento del partito, di cui rappresentano, nelle istituzioni locali, i valori e la prospettiva».
L'assemblea ha nominato coordinatore del Forum Davide Gianella, sindaco di Piove di Sacco. Il forum opererà in sede permanente e in stretto coordinamento con l’esecutivo regionale e gli eletti. «Voglio che sia impegnato, insieme al PD del Veneto, per rafforzare il nostro radicamento territoriale e per contribuire alla nostra proposta politica», ha spiegato il segretario.
Il Forum, spiega il responsabile degli enti locali della segreteria regionale, Achille Variati, «lavorerà in stretta collaborazione con i Consiglieri Regionali e i Parlamentari veneti del PD per dare voce, con determinazione, tanto in Consiglio regionale quanto in Parlamento, alle richieste del territorio, in particolare su alcune urgenze che necessitano di decisioni e norme».