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Alluvione, Servono fondi per la prevenzione

La richiesta al governo dei deputati veneti del Pd De Menech, Moretto e Rotta

Un ordine del giorno per impegnare il governo a stanziare risorse economiche per i danni subiti in Veneto a causa del maltempo e per la prevenzione. Il provvedimento è stato presentato questa mattina in aula dai deputati Roger De Menech, Sara Moretto e Alessia Rotta. L’ondata di maltempo, scrivono i deputati veneti, «è stata la più violenta degli ultimi decenni e ha causato nella regione due morti, migliaia di sfollati, decine di migliaia di case senza acqua né corrente elettrica. Le esondazioni dei fiumi, gli allagamenti e le frane hanno interessato ampie porzioni del territorio».

Nella regione è stato decretato lo stato di crisi: migliaia di residenti sono stati sfollati, ci sono state frane e smottamenti nel Bellunese, dove è stato attivato il Genio militare di Trento, circa 160.000 le utenze prive di energia elettrica solo fra le province di Belluno e Treviso, per la maggior dovute alla caduta di alberi sulle linee – sono 28.000 le utenze interessate nel Trevigiano, 113 mila nel Bellunese. Molti i comuni isolati e stato di massima allerta per la tenuta delle dighe; il fenomeno dell’acqua alta a Venezia ha raggiunto un livello di 1,6 metri, cosa che non accadeva dal 1979 e il territorio del Veneto orientale, da sempre esposto al rischio idrogeologico, ha visto fenomeni di esondazioni e allagamenti con conseguenti evacuazioni nel sandonatese; Inoltre, purtroppo, ci sono state due vittime nella regione: una persona è rimasta colpita mortalmente dalla caduta di un albero ed un’altra è annegata in un torrente ingrossato. L’eccezionale ondata di piogge sta mettendo in ginocchio anche le produzioni agricole: il 20 per cento della soia – in Veneto ci sono quasi 140 mila ettari coltivati – non è stato ancora raccolto e c’è un rallentamento nella semina del frumento, che nel 2018 è pari a 96.300 ettari.

«I cambiamenti climatici finora sono stati affrontati solo con provvedimenti di emergenza, mentre «è necessario cominciare a ragionare in termini di cambiamenti strutturali, mettendo in campo la pianificazione sia di tecniche che di strategie necessarie alla mitigazione dell’impatto degli eventi», affermano De Menech, Moretto e Rotta. Per questo il governo deve impegnarsi «a prevedere, sin dal primo provvedimento utile, lo stanziamento di risorse, anche mediante capitoli di finanziamento specifici, volte alla prevenzione e alla messa in sicurezza del territorio regionale veneto e al ristoro dei danni, pubblici e privati, subiti dalla popolazione».

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