top of page

Referendum abrogativo: Martella ha firmato a Treviso

Il segretario del PD: «Una scatola vuota che cristallizza le disuguaglianze»



Il senatore e segretario regionale del Partito democratico veneto, Andrea Martella, ha firmato la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli. Il segretario ha firmato al banchetto allestito al mercato cittadino nei pressi di Porta San Tomaso dal Comitato trevigiano a sostegno del referendum per abrogare la legge sull’autonomia differenziata.


«Noi abbiamo ripetutamente chiesto profonde correzioni alla legge durante il suo esame al Senato e alla Camera e più volte denunciato che la riforma dell’autonomia differenziata voluta dalla Lega è una legge sbagliata e pericolosa, perché lede il rapporto fra unità della Repubblica e ruolo delle autonomie come stabilito dall'articolo 5 della Costituzione. Inoltre senza la definizione dei LEP e senza risorse per la perequazione, cristallizzerà le diseguaglianze sociali e territoriali, con il rischio di creare una voragine nei conti pubblici», ricorda Martella.


Il trasferimento delle cosiddette 9 materie non Lep senza una preventiva definizione dei loro fabbisogni standard è destinata ad alterare i rapporti finanziari fra lo Stato e tutte le regioni, comprese quelle che non chiederanno l'autonomia.


«L’autonomia a cui noi pensiamo, da anni, è quella ispirata ai valori costituzionali della sussidiarietà, come ci ha ricordato il Presidente Mattarella», prosegue il segretario.


«La destra e il governo, con una arroganza senza pari, non ci hanno voluto ascoltare, non hanno ascoltato le nostre proposte, le nostre richieste di modifica e ora il referendum ci pare la strada per impedire che questa legge possa generare negativi effetti di sistema di cui gli stessi autori non hanno contezza», conclude Martella.


La raccolta firme per abrogare la legge Calderoli è cominciata nei giorni scorsi. La campagna di mobilitazione proseguirà per tutta l’estate. Nelle piazze, nei mercati delle città italiane e venete, alle Feste dell’Unità, nelle sedi della Cgil i cittadini troveranno i banchetti per la raccolta firme organizzati dal Comitato promotore a cui aderisce anche il Partito democratico.


Da ieri è inoltre possibile firmare online la richiesta di referendum all’indirizzo Internet https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020. L’accesso è garantito con SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità elettronica (CIE).


Il 5 luglio scorso un ampio fronte di partiti politici, associazioni e sindacati ha depositato alla Corte di Cassazione il testo del quesito referendario che recita: ‘Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione?’.

bottom of page