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Invalsi 2023, Martella: "Fermare il piano inclinato della scuola"


Si riscontra una perdurante differenza dei risultati tra scuole e tra classi più accentuata nelle regioni meridionali, specie per quanto riguarda la Matematica e la prova di Inglese listening. E' quanto emerge dal rapporto Invalsi 2023. Gli esiti registrati nella scuola secondaria di primo grado confermano che si è fermato il calo degli apprendimenti in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma non si registra ancora una decisa inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in miglioramento. I risultati nella scuola secondaria di secondo grado evidenziano una contrazione degli esiti di apprendimento generalizzata nelle classi seconde, mentre per le ultime classi i risultati del 2023 indicano che si è arrestato il calo in Italiano e Matematica, riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma non si registra ancora l'auspicata inversione di rotta. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in costante e diffuso miglioramento.


Sui risultati evidenziati dal rapporto Invalsi 2023 è intervenuto il segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella: "L’articolo 34 della Costituzione recita: 'la scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi'. Il ministro Valditara non dovrebbe dichiararsi sorpreso da questi numeri, dovrebbe, invece, dirci cosa intende fare per invertire questo trend. Dovrebbe chiedere al suo collega Fitto quali progetti PNRR intende preservare per la scuola per investire sull’istruzione pubblica. Dovrebbe suggerire al suo collega di governo e di partito, Calderoli, di fermarsi sul ddl autonomia e di espungere le norme sulla scuola. Dovrebbe recedere dal portare avanti la norma sul dimensionamento introdotta da questo governo che penalizzerebbe le aree interne e di montagna".


"Nel centenario della nascita di Don Milani non possiamo permetterci numeri di questa portata così drammatica", prosegue Martella. "Quello che non possiamo assolutamente permetterci è continuare su questo piano inclinato. Perché questi dati dobbiamo leggerli anche avendo sullo sfondo la grande questione per ora solo evocata ma sempre più vicina della applicazione della intelligenza artificiale".


"Per noi", conclude il segretario, "la scuola è una frontiera irrinunciabile sulla quale chiediamo alle altre forze politiche di aprire un confronto in Parlamento per rilanciarla. Dobbiamo provare da subito ad invertire la curva di questi numeri restituendo al sistema scolastico pubblico la funzione di formazione e riscatto, anche sociale, favorendo la mobilità sociale e lo sblocco di quell’ascensore sociale che da troppo tempo è fermo".

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