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Incerta la riapertura del punto nascite di Portogruaro

La denuncia dei consiglieri Zottis e Pigozzo (PD): “Dopo le dimissioni del primario di ginecologia, Zaia faccia chiarezza su tempi e modalità di riapertura del Punto nascite di Portogruaro” “Le dimissioni del primario di Ginecologia a Portogruaro e il declassamento in classe due del reparto rendono sempre più precaria la riapertura del reparto, promessa dal presidente Zaia per il primo giugno”. Ad affermarlo sono Francesca Zottis e Bruno Pigozzo, consiglieri regionali del Partito Democratico che presenteranno anche un’interrogazione sulla vicenda che si trascina da troppo tempo. “La centralità di un territorio si dimostra con i fatti e non con le chiacchiere e gli annunci. Serve il dialogo con il vicino Friuli e occorrono risposte certe per i cittadini, visto che il Punto nascite è ormai chiuso da quasi due anni. Nella lettera di dimissioni – proseguono i consiglieri Zottis e Pigozzo – il dottor Vincenzo Cara sottolinea di non poter garantire l’apertura del reparto per la data stabilita, a causa della mancanza degli standard di sicurezza minimi per gestanti, nascituri e personale. Ad aprile Zaia fece l’annuncio, rivendicando la scelta di mantenere un Punto nascita con meno di 500 parti l’anno. Anzi rilanciò parlando di potenziamento di un ospedale di frontiera che potesse non solo limitare le fughe di pazienti dal Veneto, ma anche attrarre partorienti da fuori regione. Parole e importanti e pesanti. Sembra che si voglia mantenere l’impegno e la tempistica, ma ciò che ci interessa è che si proceda e si chiarisca il disegno organizzativo definitivo. Perciò chiediamo al governatore come intenda andare avanti per garantire la riapertura per il primo giugno, nel rispetto degli standard di sicurezza previsti”.

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