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Congresso PSE: salario minimo, clima e giustizia sociale nel programma per le europee

Aggiornamento: 6 mar



Il Pse ha scelto all'unanimità Nicolas Schmit come candidato alla presidenza della Commissione Ue. Il congresso si è tenuto a Roma il 2 marzo nella settimana che ha visto prevalere la coalizione di centrosinistra in Sardegna, con la vittoria di Alessandra Todde e ha incoronato l'esponente lussemburghese, attuale commissario europeo al lavoro e ai diritti sociali.


La chiusura del congresso è spettata alla padrona di casa, la segretaria Pd Elly Schlein che ha ribadito come "il cambiamento sia possibile, lo abbiamo già dimostrato e insieme lo dimostreremo in Europa. Sarà un campagna elettorale cruciale per il destino del nostro continente". Anche il neocandidato ha usato un caso italiano per tracciare la linea del Pse: "A Pisa si reprime la libertà dei nostri giovani di manifestare in sicurezza", ha detto Schmit, "io sto con il presidente Mattarella: con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento. Dobbiamo stare insieme contro l'estrema destra". Un concetto che poi ha tradotto in forze politiche europee: "Nessun contatto con Ecr e Id. Al Ppe e ad Alde dico: siate coerenti con la vostra storia, non si deve normalizzare l'estrema destra".


E Schlein, di rincalzo: "I socialdemocratici non vanno dati per scontati. Meloni ha aperto le porte a Orban. Il Ppe dove si ferma?". Insomma, il ragionamento è già rivolto agli equilibri del dopo voto, alle condizioni per replicare un'alleanza col Ppe nella scelta del commissario.


Ad alzare la tessera di delegato per indicare Schmit candidato, a Roma sono arrivati il premier spagnolo Pedro Sánchez - anche lui curioso della Sardegna, ne ha chiesto a quattr'occhi a Schlein - quello danese Mette Frederiksen, il premier rumeno Marcel Ciolacu, il primo ministro portoghese Antonio Costa e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.


Il programma del Pse è "a favore del lavoro di qualità", ha detto Schmit, "non dei falsi lavori autonomi. Siamo per il salario minimo, contro la precarietà in tutte le sue forme, per la sicurezza sociale, respingiamo l'idea di una pausa sul green deal, realizzeremo un green social deal: giustizia climatica e giustizia sociale vanno di pari passo". E poi condanna della Russia per Navalny e per l'invasione Ucraina. Su questo è stata Schlein a mettere un punto: "Continueremo a sostenere l'Ucraina con ogni mezzo necessario, ma questo non significa e non comprende l'invio di truppe di terra, questo deve essere chiaro".


Infine un passaggio sulla guerra in Medio Oriente: "Israele ha diritto di difendersi", ha aggiunto Schmit, "tuttavia il diritto internazionale e umanitario devono sempre essere rispettati e non possiamo accettare che ci sia una punizione collettiva" a Gaza. L'Ue solidale: "Grazie alle idee e alla forza dei socialisti - ha concluso Schmit - l'Ue ha protetto i cittadini dallo shock della crisi e della pandemia. Non lasceremo che in Europa torni l'austerity, non lo permetteremo".

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