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"Una piazza per l'Europa": un'onda blu ha invaso piazza del Popolo

Aggiornamento: 21 mar



Sabato 15 marzo piazza del Popolo a Roma è stata invasa da un'onda blu, simbolo dell'Unione Europea, durante l'evento "Una piazza per l'Europa". Sul palco allestito per l'occasione sono saliti decine di artisti, attori e intellettuali, mentre sono stati trasmessi video messaggi di Jovanotti e Liliana Segre.


L'evento, promosso dai sindaci di 14 città italiane, ha riunito circa 50 mila persone per chiedere un'Europa più unita e coesa. Secondo gli organizzatori, l'iniziativa è nata per ribadire che "l'Europa è necessaria" e che le sue divisioni e la sua debolezza politica sono motivo di grande preoccupazione per milioni di cittadini europei, che desiderano un'Europa capace di parlare con una sola voce.


La manifestazione si è aperta con l'Inno alla Gioia, eseguito da un'orchestra di archi e violini. Michele Serra, prendendo la parola, ha sottolineato l'urgenza di agire: "Diamoci una mossa, altrimenti l'unica bandiera che ci resta da sventolare sarà la carta di credito. Tutti vogliamo la pace, ma non può esserci pace senza libertà. Nessuno è libero sotto le bombe e con un fucile puntato addosso".

In piazza non sono state esposte bandiere di partito, ma numerosi vessilli blu stellati, in onore dell'Unione Europea. Tra i presenti, le forze di opposizione del governo, ad eccezione del Movimento 5 Stelle. Erano presenti rappresentanti del Pd, Azione, Iv e +Europa, oltre alla segretaria del Pd Elly Schlein, accolta da applausi al suo arrivo. Claudio Bisio ha moderato gli interventi, dichiarando: "Sono qui per i miei figli".


Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha ringraziato i cittadini e i sindaci che hanno risposto all'appello di Michele Serra: "Ciascuno con le proprie idee, ma tutti con la bandiera d'Europa. Come cittadini italiani ci sentiamo cittadini europei. Senza Europa o con poca Europa sono in gioco i nostri diriti". Gualtieri ha aggiunto che serve un'Europa capace di difenderci, ma che la sicurezza non si limita a questo: "È rafforzare il welfare, la più grande invenzione d'Europa, è salvare il clima e ridurre i divari. I nazionalismi sono quanto di più illusorio oggi si possa proporre. Sfociano sempre nel conflitto".


Roberto Vecchioni, parlando della guerra in Ucraina, ha distinto tra pace e pacifisti: "Non si può accettare qualsiasi pace. I veri pacifisti siamo noi. Ai giovani dico, siete voi che dovete rimediare alle cazzate che abbiamo fatto noi". Il cantante ha anche eseguito il suo brano "Sogna, ragazzo sogna".

La manifestazione si è conclusa intorno alle 18:50, con la presenza sul palco di Michele Serra, Claudio Bisio e Roberto Gualtieri. Il sindaco di Roma ha annunciato che, contando anche le persone che hanno seguito l'evento dalla terrazza del Pincio, erano presenti più di 50 mila cittadini.

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