Il 25 novembre non è un data come le altre. La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne però non può ridursi a rito. In Italia, dall'inizio di quest'anno sono 104 le vittime di femminicidio, 88 delle quali uccise per mano del marito, compagno, familiare. 12 nel corso del 2022 qui in Veneto.
E anche se i casi sono in calo rispetto all’anno precedente, sono tante, troppe ancora le vittime ed è inaccettabile.
Lo registriamo anche in Veneto e non possiamo rassegnarci e considerarli casi di cronaca, non ci può essere una assuefazione a questo tipo di notizie. Donne, madri, mogli, figlie, sorelle strappate con violenza alla loro vita, ai loro sogni. Come ho più volte detto questa è una emergenza che non si affronta solo attraverso le norme ma con un lavoro culturale profondo.
Dobbiamo partire dalla scuola, dalle nuove generazioni, per liberare la società dagli stereotipi e dalle incrostazioni culturali che poi sono alla base della violenza di genere. Molte scuole sono impegnate in progetti di educazione civica e di iniziative extracurriculari che prestano attenzione proprio a questi temi. Vanno valorizzate e messe in rete.
Così come tante amministrazioni pubbliche a partire dagli enti locali sono anch’esse impegnate su questa frontiera di civiltà. Giovedì il Senato ha approvato all'unanimità l'istituzione della Commissione Bicamerale di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere ed è un contributo importante nell’azione di contrasto a questo drammatico fenomeno.
Costruire una nuova cultura, affrontare la questione di una vera educazione sentimentale, promuovere strumenti e servizi per la parità e per le pari opportunità, contrastare discriminazioni e penalizzazioni esistenti in ogni ambito, deve essere la nostra bussola.
Su questo l’impegno del Pd è quotidiano.
Andrea Martella
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