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Forum Europa. Schlein: «fieri di avere contribuito a risveglio Europa»

Aggiornamento: 12 apr



«Siamo fieri di avere contribuito in questi ultimi anni ad un risveglio dell'Europa, al più grande piano di investimenti comuni che l'Europa abbia mai conosciuto, il famoso Next generation Eu, che ha visto l'Italia come maggiore beneficiario. Si parla di oltre 200 miliardi di euro di investimenti, bisogna spenderli bene e nei tempi previsti, perché costruiscano opportunità di nuova impresa e di lavoro di qualità. L'Europa che vogliamo è questa». Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, intervenuta al Forum Europa ‘L'Europa che vogliamo, sociale, verde, giusta, che investe nella qualità del lavoro e dell’impresa', a Legnago.


L’evento, quarta tappa del percorso che ha inaugurato il lavoro di costruzione del programma del Partito democratico in vista delle prossime elezioni europee, ha coinvolto esponenti del mondo economico, delle Università, delle associazioni e delle parti sociali.


«Abbiamo la preoccupazione di vedere le destre nazionaliste che stanno con tutta la loro forza cercando di chiudere questa finestra che si è aperta dopo la pandemia, noi vogliamo tenerla aperta, vogliamo che si prosegua a mettere in campo ancora più risorse per stare al fianco di imprese, lavoratrici e lavoratori. Bisogna aumentare le risorse che ci accompagnino all'innovazione, alla trasformazione digitale ed alla conversione ecologica», ha detto ancora la leader del Pd.


Nel suo intervento, il segretario regionale Andrea Martella ha ribadito «l'impegno di continuare questo percorso sui temi dell’impresa e del lavoro e di continuarlo da qui alle prossime elezioni regionali che saranno per noi il vero banco di prova rispetto al quale dovremmo tentare di mettere all'attenzione dei veneti una nuova idea di sviluppo di uno sviluppo appunto più equo, più sostenibile, più giusto».


«L’Europa», ha proseguito il segretario regionale, «può essere più giusta solo se sarà più verde e cioè solo se farà fronte all'emergenza climatica che si fa sempre più pressante. Sarà più giusta nel suo divenire più verde e nella sua capacità di conservare la sua storica dimensione sociale di fronte alle grandi trasformazioni in atto, di fronte alle vecchie e nuove diseguaglianze. Ed è altrettanto vero che questa dimensione sociale dovrà stare insieme con un sistema di welfare che è parte della nostra stessa identità di europei in cui il lavoro e i lavoratori e chi crea il lavoro, cioè il mondo dell’impresa, sono cardini fondamentali»


«Credo infine», ha concluso Martella, «che noi potremmo davvero guardare all'appuntamento delle elezioni europee all'appuntamento delle elezioni amministrative poi a quelle delle regionali del 2025 con lo spirito di chi si prepara ad essere competitivo. Perché può costruire nel nostro Veneto un nuovo patto tra forze politiche civili il mondo dell'impresa per una stagione di sviluppo migliore appunto più più equa più più verde e più sociale».






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