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Ferrovie, Mestre Adria in completo abbandono

La denuncia del Pd: «Velocità a 30 kmh, treni vecchi e insufficienti»

Lo stato di completo abbandono della ferrovia Mestre – Adria è stato il tema dell’incontro di questa mattina a Piove di Sacco tra amministratori ed esponenti del Partito democratico. Il Pd chiede il rispetto del contratto di servizio da parte di Sistemi Territoriali, interventi urgenti di manutenzione straordinaria sui ponti – come quello che attraversa il fiume Adige – che, a causa della loro instabilità, obbligano i macchinisti a rallentare fino a velocità anche di anche inferiori a 10 chilometri l’ora e il potenziamento del servizio con l’acquisto di nuovi convogli.

All’incontro erano presenti il segretario regionale del PD, Alessandro Bisato, il consigliere regionale Bruno Pigozzo, membro della commissione trasporti del Consiglio, il segretario provinciale PD di Padova, Vittorio Ivis, il segretario della città metropolitana di Venezia, Valerio Favaron, il candidato sindaco di Camponogara, Antonio Fusaro, il sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella e il presidente del consiglio comunale di Cavarzere. «Risale a giovedì l’ultimo grave disservizio causato dalla mancanza di treni», riferisce il sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella. «In orario di punta il treno da Venezia per Adria era composto da un solo vagone e ha lasciato a terra decine di studenti e di lavoratori. Ma sono anni che la società Sistemi Territoriali, di proprietà della Regione Veneto al 100 per cento, trascura il servizio e le continue modifiche agli orari non hanno mai visto il confronto tra il gestore e gli enti locali». La linea serve direttamente centri abitati dove complessivamente vivono 110 mila persone e un’area dove ne abitano 250 mila. «Il treno potrebbe essere un’alternativa valida per alleviare il traffico e l’inquinamento che ciclicamente affligge la pianura», sostiene il segretario del Pd, Bisato. «Ma con una velocità commerciale di 30 chilometri l’ora difficilmente può risultare attrattiva o competitiva. Mentre centinaia di migliaia di cittadini chiedono a gran voce politiche per ridurre le emissioni in atmosfera e salvare il pianeta, la giunta regionale risponde incentivando l’utilizzo delle automobili e depotenziando il trasporto pubblico». «Per gli investimenti promessi da anni, tra cui l’elettrificazione», rimarca il consigliere Pigozzo, autore di recente di un’interrogazione in merito firmata con il collega padovano Claudio Sinigaglia, «la giunta non ha finora stanziato un solo euro. L’ennesima presa in giro per i pendolari da parte della giunta di Zaia».

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