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- «La scelta del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, di confermare l’assessore Coppola appare
«La scelta del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, di confermare l’assessore Coppola appare inopportuna,… http://t.co/g1XCkLYDdj — PD Veneto (@PD_Veneto) December 17, 2014 via Twitter http://ift.tt/1yf67Rp December 17, 2014 at 05:13PM #Feed #IFTTT
- COPPOLA, De Menech: «Scelta politicamente inopportuna»
Il segretario veneto del Pd “sorpreso” dalla decisione di Zaia «La scelta del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, di confermare l’assessore Coppola appare inopportuna, quanto meno politicamente». Il segretario del Partito democratico del Veneto, Roger De Menech, si dice «sorpreso» dalla decisione del presidente Veneto. «Capisco i legittimi timori di alcune categorie economiche, ma il segnale che viene dalla giunta veneta è tutt’altro che positivo. La politica deve essere in grado di dare il buon esempio. Se politici di primo piano che non rispettano le regole che essi stessi si sono dati vengono confermati al loro posto, con quale credibilità pretendiamo da cittadini e imprese l’adeguamento alle norme imposte dalla politica?». #assessore #Zaia #sentenza #giunta #coppola
- Il segretario regionale del Pd, Roger De Menech conferma la linea già tenuta in precedenza: «La magi
Il segretario regionale del Pd, Roger De Menech conferma la linea già tenuta in precedenza: «La magistratura fa… http://t.co/wJr102Fe3y — PD Veneto (@PD_Veneto) December 13, 2014 via Twitter http://ift.tt/1yf67Rp December 13, 2014 at 07:49PM #Feed #IFTTT
- Mose, De Menech: «Piena fiducia nella magistratura»
«Piena fiducia nella magistratura con la speranza che la posizione dei due deputati venga chiarita presto». Come nel recente passato, anche oggi il Partito democratico del Veneto guarda con serenità alla coda dell’inchiesta sul Mose i cui recenti sviluppi hanno coinvolto due parlamentari. Il segretario regionale del Pd, Roger De Menech conferma la linea già tenuta in precedenza: «La magistratura fa il proprio dovere, abbiamo come sempre piena fiducia nell’operato di questa istituzione. Del resto, le regole interne al Pd sono ferree. Come dimostrato in tutte le vicende giudiziarie in cui sono stati coinvolti esponenti del Pd, chi sbaglia deve pagare. Il Pd non fa sconti a nessuno e allontana immediatamente chi non svolge il mandato pubblico mettendo al centro l’onesta e la trasparenza del proprio agire. Tuttavia, spero che i due parlamentari oggetto di indagine possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Auspico nel frattempo una loro iniziativa che renda più serena ed efficace la loro azione di difesa ed eviti di coinvolgere il partito». Il Pd, afferma De Menech, «fa del rispetto della legalità uno dei suoi valori fondanti. Quanto avvenuto nel Veneto ci rende ancora più determinati a proseguire il percorso di cambiamento in atto a tutti i livelli». #orsoni #finanziamentoillecito #Venezia #zoggia #indagati #mognato #inchiesta #MOSE
- Più coraggio nei costi standard, stop tagli lineari
MANOVRA De Menech: “Ma la revisione della spesa serve a ridurre le tasse” La manovra: -6 miliardi ai ministeri; – 4 miliardi alle regioni; -1 miliardo a province e comuni. Allentamento patto stabilità dei Comuni per 1 miliardo «Stiamo operando per chiudere per sempre la stagione dei tagli lineari e per applicare i costi standard adattandoli alle specifiche realtà di ogni territorio». Il deputato bellunese Roger De Menech, riporta i numeri della manovra decisa dal parlamento con l’approvazione della Legge di Stabilità e offre una visione d’insieme della legge di stabilità: «Il taglio dell’abnorme spesa pubblica italiana era atteso da anni soprattutto per consentire l’abbassamento della tassazione più alta dei paesi Ocse. Finora, mai nessun governo aveva avuto il coraggio di attuare questa politica». La Legge di Stabilità, ricorda De Menech, «prevede tagli alla spesa per oltre 16 miliardi di lire. Parallelamente e per la prima volta negli ultimi anni introduce significative riduzioni di tasse per i produttori di ricchezza, ovvero per i lavoratori e per le imprese». Sui Comuni, ricorda il deputato, «grazie all’accordo con l’Anci l’impatto è stato contenuto. Ora i Comuni possono dirottare gli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente, tagliare gli investimenti e ricontrattare i mutui lasciando che sia lo Stato ad accollarsi i relativi interessi. Altre due misure riguardano l’allungamento fino a 30 anni dei tempi per il ripiano delle perdite e l’allentamento del patto di stabilità per oltre 1 miliardo di euro». D’ora in poi, conclude De Menech, «bisognerà tuttavia operare in base ai costi standard che, per i Comuni sono già stati pubblicati e applicati ai trasferimenti. Ora vanno estesi a tutta la spesa pubblica, compresa quella regionale e adattati alle specifiche realtà territoriali, soprattutto quelle montane. Il Comune di Pieve di Cadore deve costare quanto quello di Sulmona (L’Aquila) o di Bronte (Catania), non di più e non di meno. Il nostro impegno di parlamentari veneti e del nord è particolarmente intenso proprio su questo fronte». I tagli alla spesa pubblica Ammonta in tutto a 16 miliardi la riduzione dei costi dello stato. Di questi, la fetta maggiore è a carico dei ministeri centrali, oltre 6 miliardi di euro; seguono le Regioni a cui vengono tagliati 4 miliardi, le Province 1 miliardo e i Comuni 1 miliardo. La riduzione delle imposte Tutto il lavoro a tempo indeterminato è ora deducibile dall’Irap; inoltre, dal 1 gennaio chi assume a tempo indeterminato non paga i contributi sul lavoro per 3 anni. Diminuiscono infine le tasse e i contributi per le famiglie. #spesapubblica #costistandard #costi #imposte #manovra #tasse #taglilineari
- Emblematica è la situazione della regione Veneto dove la quota di risorse investite per ogni cittadi
Emblematica è la situazione della regione Veneto dove la quota di risorse investite per ogni cittadino… http://t.co/xZWvkgD6cY — PD Veneto (@PD_Veneto) December 4, 2014 via Twitter http://ift.tt/1yf67Rp December 04, 2014 at 07:17PM #Feed #IFTTT
- Trasporti, Trabucco: serve cambio mentalità
Qualche giorno fa un sondaggio Swg stimava nel 54% la quota di italiani che denuncia la bassa qualità del trasporto pubblico. Questo dato non desta stupore e non fa che confermare quello che quotidianamente vediamo a proposito dei disservizi per chi utilizza il treno e del disagio di chi viaggia in autobus e vaporetti sovraffolati. Diverse sono le ragioni che hanno condotto a questo stato di cose, prima fra tutte i mancati investimenti nel trasporto pubblico. Emblematica è la situazione della regione Veneto dove la quota di risorse investite per ogni cittadino relativamente al trasporto pubblico è tra le più basse fra le regioni italiane. Prova ne è il fatto che la quasi totalità delle disponibilità economiche regionali negli ultimi anni è stata destinata alla realizzazione di strade e autostrade, contribuendo così a fare in modo che dopo 20 anni e diverse inaugurazioni non vi sia ancora traccia del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. Per non parlare poi delle 39 aziende venete che gestiscono il tasporto pubblico locale senza che la Regione abbia mai pensato ad un piano per agevolare alcune fusioni allo scopo di diminuire il numero dei Consigli di Amministrazione e magari aumentare i servizi e le corse per i pendolari. Se consideriamo sbagliata una politica che non investe nel trasporto pubblico e nella mobilità sostenibile, essa rasenta i caratteri dell’insensatezza e si configura come un’occasione persa in questi anni caratterizzati dalla crisi economica più difficile della nostra storia. L’abbadono del mezzo privato a favore di quelli pubblici prevede un cambio di mentalità radicale nel modo di spostarsi. La crisi offre la possibilità di spingere verso questo nuovo modo di pensare visto che le recenti dinamiche della domanda di mobilità hanno evidenziato una contrazione dell’utilizzo del mezzo privato fornendo un’occasione irripetibile per avviare finalmente nel settore del trasporto pubblico locale una politica di investimenti espansiva che permetta il miglioramento della qualità e una diffusione capillare del servizio tali da assicurare ai cittadini l’esercizio del diritto alla mobilità contrastando l’inquinamento e la congestione del traffico e consentendo una ripresa economica con riferimento sia alla filiera produttiva del settore che ad una maggiore competitività dei territori. La sfida dell’innovazione e del miglioramento del trasporto pubblico passa attraverso la consapevolezza che il diritto alla mobilità, per il rilievo essenziale che ricopre nella vita delle persone, dovrebbe essere garantito e finanziato analogamente a quanto avviene per i settori della sanità e dell’istruzione. Per tutto questo serve una nuova e più adeguata mentalità amministrativa che consenta di investire e di gestire al meglio la mobilità dei prossimi anni nella nostra regione. Mentalità che il centrodestra veneto ha dimostrato di non avere e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Gianluca Trabucco Responsabile Trasporti PD Veneto #trasporto #pubblico #trabucco #locale #tpl #ferroviario
- PRIMARIE CENTROSINISTRA: I DATI DEFINITIVI
39619 GRAZIE Padova, 30 Novembre 2014 _ Ecco i risultati delle primarie del centrosinistra di domenica 30 novembre 2014, suddivisi per provincia: #RogerDeMenech #SimonettaRubinato #PrimarieVeneto2014 #AntoninoPipitone #AlessandraMoretti
- 39619 GRAZIE Ecco i risultati delle primarie del centrosinistra di domenica 30 novembre 2014. #prima
39619 GRAZIEEcco i risultati delle primarie del centrosinistra di domenica 30 novembre 2014. #primarieveneto http://pic.twitter.com/ac2guD64mv — PD Veneto (@PD_Veneto) November 30, 2014 via Twitter https://twitter.com/PD_Veneto November 30, 2014 at 11:48PM #Feed #IFTTT
- 39619 GRAZIE Ecco i risultati delle primarie del centrosinistra di domenica 30 novembre 2014, suddiv
39619 GRAZIEEcco i risultati delle primarie del centrosinistra di domenica 30 novembre 2014, suddivisi per… http://t.co/lYUWhGRLSl — PD Veneto (@PD_Veneto) November 30, 2014 via Twitter https://twitter.com/PD_Veneto November 30, 2014 at 11:20PM #Feed #IFTTT
- Oltre 35 mila veneti chiedono di cambiare la Regione
Padova, 30 Novembre 2014 _ Oltre 35 mila veneti chiedono a gran voce di cambiare questa regione. Alle 8 di sera, ora di chiusura degli oltre 600 seggi allestiti in ogni angolo del Veneto, il numero dei votanti ha superato ogni più rosea aspettativa. «Un grande esercizio di partecipazione», sottolinea con soddisfazione il segretario regionale del Pd, Roger De Menech. «Nonostante i tantissimi gufi, il Pd si conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati – cosa che in Emilia non era successa. Il Pd non accetta lezioni di partecipazione da nessuno e sfido qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi». Le operazioni di voto si sono svolte nella massima regolarità. #RogerDeMenech #SimonettaRubinato #PrimarieVeneto2014 #Veneto #AntoninoPipitone #AlessandraMoretti
- DATI DEFINITIVI VENETO: Votanti 39619 Simonetta Rubinato 11448 voti – 29,33% Antonino Pipitone
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