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TASI, RUBINATO: ANCORA UN’INGIUSTIZIA PER I CONTRIBUENTI DEI COMUNI VIRTUOSI

“Oggi il Governo ha risposto alla nostra interrogazione sulla scadenza della Tasi riguardante i Comuni virtuosi, molti anche della Marca, che hanno deliberato l’aliquota nei tempi corretti, confermando che il termine rimane fissato al 16 giugno – spiega la deputata – aprendo però alla possibilità per i comuni di non applicare sanzioni e interessi ai contribuenti che pagheranno la prima rata in ritardo o in misura insufficiente”. Lo afferma Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd. Il sottosegretario Enrico Zanetti, oggi in Commissione Finanze, ha infatti dichiarato che “considerata la situazione di incertezza normativa che caratterizza il meccanismo del versamento della prima rata della Tasi, si ritiene, comunque, applicabile l’art. 10 della legge 27 luglio 2000 n. 212”. Si tratta del c.d. Statuto del contribuente che alcuni comuni hanno già utilizzato per decidere di non procedere a sanzioni a carico dei contribuenti in buona fede che stanno facendo la fila nei comuni in questi giorni proprio per pagare e non certo per colpa degli uffici comunali. Per l’on. Rubinato l’intera vicenda Tasi “è un enorme pasticcio, aggravato dal rinvio al 16 ottobre voluto dall’Anci solo per i Comuni che non hanno fatto le delibere per tempo e che penalizza i cittadini proprio di quei Comuni che hanno rispettato i termini. Con l’ulteriore ingiustizia, a seguito della norma approvata dal Senato dentro all’interno del decreto legge n. 66/2014, che – grazie al meccanismo della Tesoreria unica e del Fondo di solidarietà comunale – con una parte delle somme da loro versate entro il 16 giugno sarà anticipato dal Governo, ai Comuni che se la sono presa comoda, un importo pari al 50 per cento del gettito annuo della Tasi ad aliquota base. Oltre al danno la beffa! Per questo sono intervenuta in Commissione chiedendo al Governo un ‘ravvedimento operoso sprint’, visto che a noi deputati è precluso ogni intervento di modifica del decreto n. 66, blindato per evitarne la decadenza e non pregiudicare l’erogazione dello sconto Irpef degli 80 euro”.

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