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Taglio ore formazione è l’opposto di quanto si dovrebbe fare

Il segretario regionale del PD contro l’ipotesi di riduzione della formazione obbligatoria


«In un Paese che purtroppo registra la media di 3 vittime al giorno sui luoghi di lavoro desta abbastanza scalpore la notizia riportata da diversi organi di informazione di una bozza di accordo Stato-Regioni in cui si abbasserebbero da 16 a 10 il numero di ore di formazione obbligatoria per i lavoratori».


Lo denuncia il segretario regionale del Partito Democratico, Andrea Martella ricordando che la formazione rimane «uno dei punti chiave per arginare un fenomeno che in Veneto in particolare ha raggiunto livelli inaccettabili. Basti pensare a quante siano state le vittime sul luogo di lavoro dall’inizio dell’anno».


La formazione andrebbe «potenziata come chiedono i sindacati», prosegue Martella, «soprattutto nei settori più a rischio e a più alta incidenza di casi infortunistici. Siamo quindi fortemente preoccupati e auspico che si tratti di una notizia non fondata. Per aumentare gli standard di sicurezza c'è bisogno di più formazione e più consapevolezza dei rischi nello svolgimento delle proprie mansioni. Mi auguro che il Veneto in sede di conferenza Stato-Regioni faccia la sua parte e si opponga a ogni ipotesi di taglio delle ore di formazione. Non si possono solo commentare le tragedie che si consumano ogni giorno sul lavoro e poi al dunque non fare nulla, anzi peggiorare le cose».

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