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Puppato “Poste riveda piano chiusure”

“Dei 450 uffici che Poste italiane Spa vuole chiudere, trenta sono in Veneto e ben 15 nella sola provincia di Treviso che risulta essere tra le provincie più svantaggiate d’Italia” così Laura Puppato interviene sulla polemica riguardante la decisione di razionalizzare i servizi postali aperti al pubblico. “Ho presentato un’interrogazione urgente per chiedere al Ministero di intervenire e ridiscutere con Poste italiane la questione che sembra disegnata al centro senza alcuna considerazione della necessità di mantenere una rete ramificata in periferia – ha spiegato Puppato – infatti, tutte le chiusure riguardano frazioni e piccoli centri, dove non si prevede neppure un servizio minimo per i cittadini, soprattutto pensionati o persone con disabilità, che avrebbero problemi a spostarsi verso il capoluogo”. “Le Poste svolgono oggi un servizio molto vasto che va dal finanziario al telefonico, mi domando che situazione si creerà negli uffici rimasti in attività che dovranno affrontare un ulteriore aumento di presenze agli sportelli già pieni di utenti e sovraccarichi di file di persone che si rivolgono a loro” ha poi aggiunto, concludendo che: “E’ necessario che Poste italiane riveda questa decisione, in considerazione che oltre ad un ruolo per loro certamente positivo economicamente, di monopolisti del settore, hanno anche un rilevantissimo ruolo sociale cui attendere con identico interesse. Lo sportello postale ha questo ruolo nei centri più piccoli e il Governo dovrà metterlo, fin da subito, sulla bilancia con il gestore poste italiane”.

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