«L’ennesimo efferato delitto, questa volta a Marghera, dimostra il fallimento del dogma securitario della destra, a Roma come a Venezia. La criminalità, la violenza e la marginalità non si fermano con gli slogan. Da tempo i residenti chiedono risposte concrete, ma queste non arrivano. Non è solo questione di uomini e mezzi per le forze dell’ordine: manca un progetto di città che tenga insieme centro e periferia, che sappia ricucire le fratture sociali e riassorbire nella coesione intere aree lasciate ai margini», dichiara Andrea Martella, segretario regionale del PD Veneto e senatore.
Martella ricorda le recenti manifestazioni molto partecipate, come quella seguita all’uccisione di Giacomo Gobbato, in cui i cittadini hanno chiesto una città diversa, più sicura e inclusiva. «Quelle istanze sono state ignorate. La sicurezza deve essere intesa ad ampio spettro. Certamente è fondamentale l'aumento dei controlli e ancora di più del presidio del territorio, anche in funzione repressiva. Certamente servono maggiori risorse per le forze dell’ordine e migliori infrastrutture, come un’illuminazione pubblica più efficace. Ma tutto questo deve accompagnarsi a un vero progetto di rigenerazione urbana, con più servizi pubblici, a partire da quelli socio-assistenziali, e un coinvolgimento attivo del tessuto sociale, attraverso anche programmi di rilancio economico a supporto delle attività».
Il senatore Martella annuncia un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sull’episodio di Marghera e per sollecitare risposte adeguate. «La destra alza la voce sulla sicurezza, ma le sue ricette continuano a fallire. Noi vogliamo attestarci sulla frontiera di una sicurezza che sia davvero vicina alle persone, costruendo città più inclusive e vivibili. È l’unica strada per uscire dalla paura e offrire ai cittadini soluzioni reali, non propaganda», conclude Martella.