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Oltre il Jobs Act, contro il lavoro povero e precario


Il programma del PD supera definitivamente il JobsAct, come del resto anticipato dal segretario Enrico Letta già lo scorso maggio.


Ecco il pacchetto di misure contro il lavoro povero e precario sul modello spagnolo.

  • Uno stipendio in più a fine anno grazie alla riduzione delle tasse sul lavoro;

  • Legge contro i “contratti pirata” che riconosce il valore legale, valido per tutti, del salario economico stabilito dai contratti collettivi;

  • Salario minimo contrattuale contro il lavoro povero (soglia minima definita con parti sociali e in linea con la Direttiva UE: 9 € ora);

  • Reddito di Cittadinanza riformato anche con l'integrazione al reddito dei lavori poveri (in-work benefit);

  • Potenziamento del "Fondo nuove competenze” e del contratto di espansione;

  • Rafforzamento dei centri per l'impiego;

  • Riforma dell'apprendistato;

  • Abolizione degli stage extra-curriculari (eccetto quelli che iniziano a 1 anno dalla conclusione degli studi, che devono essere comunque retribuiti e durare massimo 12 mesi);

  • Introduzione della causale all’inizio del rapporto di lavoro per il contratto a tempo determinato;

  • Potenziamento dei controlli contro il lavoro nero e sommerso con l'estensione a tutti i settori del Documento Unico di Regolarità contributiva, già applicato in edilizia;

  • Piena applicazione della legge sul caporalato e per l'equa retribuzione di lavoratori e lavoratrici;

  • Estensione a tutti gli appalti pubblici della clausola di premialità per l'occupazione giovanile e femminile già inserita nel PNRR;

  • Legge per l'equo compenso in tutti i rapporti dove il committente non è persona fisica e che preveda la sanzione in capo esclusivamente al committente;

  • Anticipazione della proposta Ue sui lavoratori delle piattaforme online, con l'onere della prova sull'identificazione del tipo di rapporto di lavoro che si presume subordinato in capo alle piattaforme;

  • Promozione dello smart working;

  • Disincentivi al part time involontario;

  • Promozione di progetti di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario;

  • Promozione della responsabilità sociale e di forme di democrazia economica nella governance delle grandi imprese.


Trova qui programma e materiali del Partito Democratico.

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