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Martella: «Un patto sociale per salute e sicurezza sul lavoro»

Domenica 28 aprile la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul luogo di lavoro




La Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro che si celebra domani, «richiama tutte le istituzioni a un impegno concreto per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori quella sicurezza che oggi è, purtroppo, ancora molto carente». Lo afferma il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Partito democratico del Veneto. «Sia a livello nazionale sia a livello regionale sono ancora troppe le mancanze che impediscono di contrastare un fenomeno dalle proporzioni ormai intollerabili».


Nel 2023 sono state 586 mila le denunce di infortunio su lavoro in Italia di cui 1.041 mortali. In questa drammatica classifica il il Veneto è al secondo posto per denunce di incidenti mortali sul lavoro e ha sofferto, solo l’anno scorso, 101 vittime.


«Il Partito Democratico da sempre propone l’adozione di alcune misure», ricorda il segretario regionale. «Va contrastata per prima cosa la precarietà, troppo spesso sinonimo di sfruttamento, specie dei giovani ai quali vengono negati, oltre al diritto ad una giusta retribuzione, i giusti tempi di apprendimento. Bisogna incrementare gli organici degli ispettori e costruire un sistema capillare di controlli, anche attraverso la tecnologia e un maggiore coordinamento degli enti preposti. Occorre agire sul piano della prevenzione, promuovendo un grande investimento in formazione, sia per i lavoratori che per i datori. Vanno contrastati i contratti “pirata” che puntano proprio ad eludere le normative più stringenti e si devono prevedere incentivi e premialità per le imprese che investono in sicurezza. E soprattutto c’è da fare un salto culturale, a partire dai programmi scolastici e nella consapevolezza della pubblica opinione».


«Il nostro obiettivo è fare della sicurezza sul lavoro una priorità assoluta», conclude Martella. «Si stringa un vero e proprio ‘Patto sociale’, muovendo proprio dal principio che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro non sono un costo, ma un investimento per la crescita del Paese, oltre che un dovere morale».

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