Nel futuro prossimo, crescita e buona occupazione dipenderanno in gran parte da quanto saremo in grado di trattenere e attirare i talenti.
Negli ultimi vent’anni le regioni italiane sono cresciute ad un ritmo inferiore rispetto a quello di altre regioni d’Europa. I motivi che spiegano tali risultati sono diversi: meno investimenti, meno laureati, poca attrattività e aumento dei pensionati.
Tra i fattori che spingono le regioni nella “trappola dello sviluppo regionale”, ossia nella situazione in cui diminuisce il dinamismo economico in termini di reddito, produttività e occupazione, così da avere risultati peggiori rispetto ai propri pari nazionali ed europei, c’è la specializzazione produttiva. Per uscirne sono importanti due fattori, la capacità di realizzare prodotti complessi - a grande valore aggiunto, un argine 'naturale' alla concorrenza al ribasso sui prezzi e la prossimità, ovvero la possibilità di sviluppare ed evolvere partendo da prodotti già esistenti.
Entrambi fattori hanno necessità di alte competenze e, quindi, di alti tassi di scolarizzazione, di attrarre persone di talento dall'esterno e di trattenere le menti più brillanti che invece tenderebbero a lasciare il territorio.
Affronteremo questi temi all'auditorium della biblioteca di Montebelluna martedì 20 settembre alle 18.30 con le testimonianze di molti giovani veneti che hanno lasciato il paese o la regione e le analisi di esperti.
