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Dazi, Martella: «Trump colpirà imprese venete, Meloni e Zaia immobili»



«Le nuove tariffe protezionistiche annunciate dall’amministrazione Trump rappresentano una minaccia gravissima per l’economia veneta. Parliamo di un impatto potenziale devastante: una contrazione stimata da alcuni analisti di 3-4 miliardi di euro sulle esportazioni regionali, con conseguenze dirette sulle nostre imprese e sui lavoratori. Il Veneto esporta negli Stati Uniti circa 8 miliardi di euro l’anno, quasi il 10% del totale, con settori strategici come macchinari, occhialeria, moda, oreficeria e alimentare, che rischiano ora di essere messi in ginocchio da dazi che colpiscono le filiere della nostra eccellenza produttiva. Sono oltre 7.200 le imprese venete che esportano negli USA, e per quasi 3 mila di queste il mercato americano rappresenta più della metà del proprio export. Le scelte dell’amministrazione Trump mettono a rischio migliaia di posti di lavoro e la sicurezza economica di intere comunità». Lo dice il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico in Veneto.


«È ora che Meloni e Zaia, che tanto hanno esultato per la vittoria di Trump – continua Martella - spieghino alle imprese e ai lavoratori veneti come intendano tutelare la nostra economia da queste politiche tariffarie sciagurate. Il problema di tutti i sovranismi, in America come altrove, è che finiscono sempre per far prevalere una logica miope e autarchica, un egoismo che danneggia gli altri ma anche se stessi. Siamo agli antipodi rispetto alla filosofia di territori aperti e competitivi come il Veneto, che fondano la propria economia su rapporti di interscambio e collaborazioni globali. Il nostro export è vitale, con oltre il 40% del Pil regionale legato alle esportazioni, e gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato in termini di valore aggiunto incorporato nei prodotti veneti. Invece di attivarsi subito in sede politica e diplomatica per scongiurare questi dazi, il governo italiano resta immobile. Serve una mobilitazione immediata per proteggere le imprese venete e italiane, nonché i lavoratori che rischiano di pagare il prezzo più alto. Non basta riempirsi la bocca di parole sulla difesa orgogliosa delle nostre produzioni: ora è il momento di dimostrare nei fatti di essere capaci di tutelare le nostre imprese e i nostri lavoratori», conclude Martella.

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