Alessandra Moretti
Insieme in Europa
Se dovessi scegliere una parola per descrivermi sceglierei determinata. Vivo con determinazione e passione ogni aspetto della mia esistenza: nel mio lavoro, in politica, con i miei figli Guido e Margherita.
Se dovessi definirmi politicamente, direi che sono una riformista progressista. Tuttavia, non amo le classificazioni: nella mia vita ho sempre mantenuto un animo indipendente, anche quando questo significava andare controcorrente.
Il mio impegno è cresciuto con il tempo. Non sono nata con il sogno di fare politica, ma è con la politica che sono cresciuta e ho imparato ad apprezzarla fin da quando, ancora bambina, assistevo alle discussioni tra mio padre, comunista, e mio nonno, partigiano.
L’inizio della mia esperienza politica risale al 1989, quando sono diventata la prima segretaria donna dell’Associazione Studenti di Vicenza, ma è il 2008 che rappresenta uno dei momenti chiave della mia vita: vengo eletta in consiglio comunale e nominata dal Sindaco Variati vicesindaco e assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Vicenza.
Candidata alle elezioni politiche del 2013, sono stata eletta per il Partito Democratico alla Camera dei Deputati. Da componente della Commissione per la giustizia, sono stata relatrice del disegno di legge sul “divorzio breve” che ha rappresentato una grande battaglia di civiltà, riducendo i tempi della separazione da tre anni a uno e, in caso di accordo tra le parti, a soli sei mesi.
Il mio impegno per le pari opportunità nel lavoro e nella società e la difesa del mondo produttivo hanno caratterizzato il mio percorso politico fino al maggio 2014 con l’elezione al Parlamento europeo, grazie a oltre 232.000 preferenze. Da Parlamentare europea sono stata relatrice della direttiva sul congedo di maternità e paternità che aveva l’obiettivo garantire la bigenitorialità anche attraverso il diritto dei padri di potere accedere ad un congedo pagato al 100% per accudire i propri figli.
Nel 2015 sono stata candidata presidente della Regione Veneto. Nei quattro anni che hanno seguito, mi sono occupata di sanità, sviluppo economico, lavoro, pari opportunità e diritti e sostegno alle imprese.
Nel 2019 sono tornata in Parlamento europeo dove siedo nelle commissioni Ambiente e salute pubblica, Affari esteri e Parità di genere. Sono tre campi che ritengo cruciali, non solo per l’Europa, ma anche per il nostro territorio e soprattutto per le future generazioni. Infatti, sono stati proprio i giovani a sollecitare l’Europa e il mondo ad affrontare l’urgenza della lotta al cambiamento climatico e grazie a loro la legislatura si è aperta con il NEW GREEN DEAL che rappresenta appunto l’impegno concreto per uno sviluppo economico e sociale all’insegna della sostenibilità.
La politica estera è un tema fondamentale per la nostra Unione, perché solo se i 27 Paesi si esprimeranno con una voce comune in questo ambito sarà possibile raggiungere risultati nel campo dei diritti umani, della migrazione, ma anche nel posizionamento economico e geopolitico nel mondo.
Inoltre la parità di genere, per la quale mi sono sempre battuta, a livello locale, nazionale ed europeo, perché solo in una società giusta, dove le disuguaglianze vengono eliminate i cittadini potranno godere a pieno dei propri diritti e libertà.
Infine, al Parlamento sono coordinatrice per il gruppo dei Socialisti e democratici della Commissione speciale contro il cancro: è una lotta che può e deve essere europea. Desidero essere la voce di tutti quei pazienti, medici, professionisti sanitari e ricercatori che combattono contro il cancro, guidando l’azione politica di questo Parlamento per sostenerli in questa lotta essenziale.
5 motivi per sostenermi
Per la salute
Una sanità pubblica e di qualità per tutti: l’accesso ai medicinali e alle cure in tempi brevi è un diritto che deve essere garantito senza disuguaglianze geografiche o di genere. Lavoriamo a una direttiva europea per diritti sanitari e accesso alle cure e alla creazione di un centro pubblico europeo di ricerca e produzione di farmaci che sottragga le cure al profitto.
Per il lavoro
Il lavoro è la prima forma di libertà e riscatto. Garantire a tutti un lavoro dignitoso è una priorità. Applicare la direttiva sul salario minimo europeo è necessario, così come una cassa integrazione europea permanente. Inoltre, basta a tirocini gratuiti, si investa invece per formare una forza lavoro capace di affrontare la sfida tecnologica e digitale.
Per l’ambiente
Il cambiamento climatico deve essere gestito con politiche coerenti e coraggiose. Serve prevenire e contrastare gli effetti del cambiamento climatico per proteggere il nostro territorio spesso vulnerabile. Continuiamo il lavoro per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e arrivare ad essere il primo continente a emissioni zero. Salvaguardiamo la qualità dell’aria, per la nostra salute, e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine.
Per una società femminista
Basta discriminazioni: le donne in un angolo non ci stanno più. Libertà e indipendenza, a partire dal lavoro con una direttiva che garantisca la parità di salario a parità di mansione rispetto ai colleghi uomini, ma prevenga anche le molestie sul lavoro. Lotta alla violenza di genere, con una definizione del reato di stupro basata sul consenso e attraverso una rivoluzione culturale che trovi radici nell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Ognuna sia libera di decidere del proprio corpo.
Per la pace
Le guerre alle porte hanno sconvolto gli equilibri, ma l’Unione europea è stata in grado di reagire unita tempestivamente. Rafforziamo la politica estera europea e la politica di difesa comune affinché l’UE possa essere un attore determinante nella salvaguardia dello stato di diritto e della democrazia. Supportiamo l’istituzione di un Corpo civile europeo di pace, per la prevenzione risoluzione e riconciliazione pacifica dei conflitti. Lavoriamo insieme per un unico obiettivo: la pace.