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Approvato il voto ai fuori sede, Pd: grande soddisfazione ma non basta



Dalle prossime elezioni europee gli studenti fuori sede potranno votare facendo richiesta al proprio comune di residenza almeno 35 giorni prima delle elezioni. L’amministrazione avrà 15 giorni per approvarla e trasmetterla al comune di domicilio, che dovrà fornire al richiedente – entro 5 giorni prima del voto – un’autorizzazione da presentare al seggio.


La Commissione Affari costituzionali al Senato ha approvato, nell’ambito del decreto elezioni, l’emendamento sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari per consentire il voto agli studenti fuori sede alle prossime elezioni europee. L’emendamento è stato votato all’unanimità.


Eravamo rimasti fra i pochi in Europa a non aver ancora regolamentato il voto degli italiani che, per ragioni di studio o lavoro, vivono fuori dal proprio comune di residenza.


Il Partito democratico, da sempre fautore di questo provvedimento, preannuncia un ulteriore passo avanti: «Dopo anni di battaglie arriva, con colpevole ritardo ma finalmente, una prima risposta positiva: gli studenti fuori sede potranno votare per le europee. Il Pd porta a casa questo risultato senz’altro positivo ma ancora parziale: ci batteremo, in aula e fuori, perché possano votare anche alle elezioni politiche. E insisteremo perché possano votare anche i lavoratori fuori sede e chi abbia problemi sanitari. Non è concepibile che si continuino a escludere intere categorie dal diritto di voto».

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