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Trivelle. Il governo non ascolta il Veneto

Aggiornamento: 26 gen 2023

Con il voto di fiducia caduti gli emendamenti a tutela del Delta del Po


«Il governo ha deciso di non ascoltare il Veneto, le istituzioni territoriali e i cittadini che chiedono di avere voce e di partecipare alle scelte che li riguardano. Al Parlamento non sarà consentito di affrontare il tema della subsidenza e della salvaguardia del Delta del Po. Con il voto di fiducia sulla conversione in legge del decreto Aiuti Quater, l’esecutivo Meloni ha fatto cadere in automatico tutti gli emendamenti, evitando così una discussione aperta e trasparente nel merito dei provvedimenti». Lo spiega il segretario del Partito Democratico del Veneto, Andrea Martella la cui richiesta di ripristinare il divieto di nuove trivellazioni tra Porto Tolle e la foce del ramo di Goro del fiume Po è decaduta per effetto della richiesta di voto di fiducia da parte del governo.

«È un palese tradimento delle legittime aspettative dei veneti e al tempo stesso evidenzia la finzione del tavolo tecnico la cui istituzione era stata chiesta dal presidente della Regione. Di fatto tutte le decisioni vengono prese a Roma, senza consultare i territori. Con questo governo, il peso politico della nostra regione e del suo presidente sono ormai ridotti alle dichiarazioni di facciata», conclude Martella.

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