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Sventato tentativo di affossare i ballottaggi

AMMINISTRATIVE. La destra voleva eliminare il doppio turno in caso di raggiungimento del 40%

«Abbiamo sventato un autentico tentativo di colpo di mano che avrebbe affossato i ballottaggi alle elezioni amministrative nei Comuni con più di 15 mila abitanti. Lega, Fi e FdI avevano infatti presentato in Commissione Affari costituzionali al Senato un emendamento ad un disegno di legge sul computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali. Il testo dell'emendamento prevedeva che se un candidato sindaco raggiungeva almeno il 40% dei voti, veniva eletto direttamente al primo turno. Un atto inaccettabile che sarebbe stato di grave impatto sul sistema elettorale degli enti locali. La nostra ferma opposizione ha portato alla convocazione urgente della Giunta per il regolamento, facendo così retrocedere la maggioranza, visti l'evidente scorrettezza di carattere procedurale. Dal punto di vista politico la vicenda è il sintomo di un approccio della destra che vuole restringere sempre di più gli spazi di democrazia e di confronto». Il fatto è riportato su Facebook da Andrea Martella, segretario regionale del Pd del Veneto.

Le elezioni amministrative si terranno il 14 e 15 maggio. In Veneto sono chiamati al rimovo di sindaco e consiglio comunale 49 comuni tra cui i capoluoghi Treviso e Vicenza e alcuni comuni sopra i 15 mila abitanti: Adria (Rovigo), Piove di Sacco (Padova), Vedelago, (Treviso), Martellago e San Donà di Piave (Venezia), Bussolengo, Sona e Villafranca (Verona).

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